La nuova normativa, attualmente all'esame della Commissione Agricoltura del Senato, nasce per rispondere alla richiesta dell'Unione Europa di sanare la violazione che sino ad oggi ha permesso di applicare l'Iva ridotta al 4% a basilico, salvia e rosmarino freschi destinati all'alimentazione. Nella nostra regione sono circa cinquecento le aziende specializzate proprio in queste produzioni, tra il distretto floro-vivaistico della piana di Albenga per le aromatiche e l'area di Pra', ma non solo, per il basilico.
"Non ci pare il momento migliore per aggravare il costo del prodotto, proprio ora che il mercato stava segnando una leggera ripresa - osserva Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria - Sono le colture più diffuse in Liguria: l'innalzamento dell'IVA può essere un danno enorme".