"Mediterranean Ship reciclyng" è una società consortile nata con lo scopo di realizzare attività di riciclaggio navale. Si tratta di un'unione tra imprese spezzine e genovesi principalmente, ma anche italiane, che operano bonifiche ambientali, civili ed industriali.
Interviene sul tema il Presidente della CNA della Spezia Federica Maggiani: "Il consorzio riunisce imprese che vantano esperienze pluriennali nel comparto e in linea con modelli europei tedeschi, francesi e inglesi vedono il riuso come un'opportunità nel pieno rispetto dell'ambiente.
All'interno delle navi tutte le parti motoristiche possono essere riutilizzare dalle pompe ai motori, a ciò si aggiunge il recupero dei materiali speciali, quali per esempio il rame. Operazioni in grado di generare una economia "circolare" punto fondamentale della new economy che cerca di recuperare il possibile.
Le navi hanno il loro ciclo: dalla costruzione all'utilizzo sono alla fase di riutilizzo, e' giusto distinguere quest'ultima dal concetto della demolizione. Non è né giusto né legale, rispetto al disciplinare europeo di riferimento sul riciclaggio navale, pensare di cedere ai paesi asiatici queste mansioni che svolgono senza particolari condizioni di rispetto ambientale.
Attualmente le imprese operanti nel settore operano con attenzione e assoluto rispetto della normativa che disciplina le azioni e le modalità di intervento per garantire la sicurezza in primis dei propri lavoratori e dell'ambiente circostante. Le operazioni si svolgono al chiuso, in un bacino specifico in cui la nave viene messa a secco per evitare spandimento di sostanze. Per le bonifiche di materiali, pericolosi quali l'amianto, si prevedono spazi sigillati e con controllo costante strumentale da parte dell'Asl e organi di vigilanza, per evitare emissioni in atmosfera di particelle inquinanti.
Nel 2013 sono state demolite 1000 navi di grosse dimensioni, il 70% tra India e Pakistan e il restante 30% tra Turchia e Cina. Nei prossimi anni verranno dismesse 2000/2500 navi. La zona della Spezia potrebbe diventare un polo per riciclaggio per navi di piccola e media dimensione sia militari che civili, assicurando in termini lavorativi 10/15 anni di attività per minimo 70/80 persone.
Garantendo operazioni sicure e di qualità.
