Al centro del summit anche il Porto della Spezia e il trasporto container. "Con il progetto ApNet e l'informatizzazione dell'accesso – ha ribadito Maurizio Pozella, Capo Staff Autorità Portuale della Spezia – attraverso l'uso di semplici smartphone gli autisti saranno in grado di effettuare diverse operazioni e comunicare informazioni costanti sul gate; la razionalizzazione della documentazione cartacea e la dematerializzazione dei documenti dovrebbe portare ad una riduzione dei tempi di attesa". Confartigianato Trasporti nazionale ha voluto misurare la 'febbre' del settore proprio alla Spezia.
"E' necessario puntare – ha illustrato nella sua relazione Sergio Soffiatti, Segretario Nazionale Confartigianato Trasporti - sull'innalzamento degli standard qualitativi e di sicurezza delle aziende di autotrasporto e sull'ottimizzazione della catena logistica attraverso una politica di investimenti strutturali per il rinnovo e l'adeguamento tecnologico del materiale rotabile, valorizzare tale politica anche tramite premialità per quelle imprese che effettuano investimenti tramite reti di imprese, che consentano l'aggregazione su programmi di rinnovo delle flotte ed innalzamento degli standard ambientali, di sicurezza e logistici. Abbiamo poi la partita delle spese non documentate e la necessità di una normativa che protegga dal cabotaggio e dal dumping sociale, non è giusto che le aziende italiane subiscano questa concorrenza sleale".
Animato il dibattito nella categoria che sente ancora il peso della crisi e il calo degli ordinativi. Alla Spezia sono circa 300 le imprese iscritte all'Albo autotrasporto ma negli anni 200 hanno chiuso. Pareri contrastanti, tra i camionisti, alcuni invocano il fermo, altri propendono invece su tavoli di confronto con le diverse istituzioni.