"Le Associazioni di categoria - spiega Fiasella - hanno manifestato preoccupazione rispetto alla condizione in cui versa il distretto del biologico. Tale realtà , nata qualche anno fa in Val di Vara, sta affrontando momenti di grave difficoltà dovuti alla crisi economica generale e ai danni causati dall'alluvione del 25 ottobre. Il problema del biologico è un problema del territorio soprattutto in un momento in cui la crisi ci porta a ripensarne l'utilizzo. Nel mio recente intervento a Genova, durante la presentazione del piano triennale del turismo, ho sottolineato il ruolo dell'agricoltura come elemento chiave per la tenuta e la manutenzione del territorio. La Val di Vara, con il suo straordinario distretto di trasformazione del biologico, ne è un esempio che va pertanto salvato e rilanciato. Il biologico della Val di Vara è divenuto un grande marchio, valore aggiunto per l'economia e l'immagine dell'intera provincia spezzina. La convocazione del tavolo di domani nasce con l'intento di affrontare la crisi insieme agli amministratori ed alle associazioni di categoria e allo stesso tempo rilanciare la 'filosofia' del distretto dl biologico affinché essa divenga colonna portante di un nuovo modello di sviluppo. Non mi stancherò mai di ripetere che il recupero dell'attività agricola è essenziale per la tenuta del territorio, sia dal punto di vista ambientale che sociale."