"Positivo - secondo il Centro Studi di Confagricoltura – il dato delle presenze straniere nelle strutture di Agriturist, con un aumento del 10 % che rispecchia il trend per cui oltre l'80 % della clientela è di provenienza extra italiana".
"Indubbiamente – commenta Alessandra Cambiaso, presidente di Agriturist Liguria – gli italiani, ancora in crisi, si limitano al fine settimana prenotando all'ultimo momento e annullando se il tempo è brutto. Gli stranieri pernottano mediamente sette notti e amano visitare anche luoghi meno conosciuti".
"Sicuramente – prosegue la Cambiaso - apprezzano la cucina locale e la degustazione dei prodotti tipici, specie dell'entroterra che è un vero e proprio catalizzatore dell'attenzione degli ospiti stranieri".
L'entroterra ligure, che presenta ben 871 parchi e aree naturali protette che coprono il 10 per cento del Paese, ha nelle sue produzioni agroalimentari un motivo di grande attrazione.
Si pensi che sono ben 4.886 i prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 le specialità tra Dop e Igp riconosciute a livello comunitario, 415 i vini Doc e Docg.
"Anche un settore così vivace, tuttavia, ha un nemico: 'L'improvvisazione', sottolinea Melacca di Agriturist. Subiamo purtroppo la concorrenza sleale di falsi B&B che si sottraggono agli adempimenti fiscali e di legge cui le nostre strutture sono soggette e si spacciano come destinazioni agrituristiche. Maggiori controlli e misure a tutela di chi fa il nostro lavoro – conclude il presidente nazionale di Agriturist – sarebbero graditissime".
Fa eco a ciò la presidente ligure di Agriturist che dice: "il grande abusivismo da parte dei B&B e degli appartamenti ammobiliati ad uso turistico continua a dilagare. Se si confrontano le liste delle strutture presenti nel portale regionale con le offerte presenti nei maggiori siti di riferimento ci si rende conto che più del 30% dei posti letto della Liguria sono 'offerti' da attività completamente fuori da ogni controllo".
"Nessuna tracciabilità fiscale, nessuna copertura assicurativa per gli ospiti, nessuna garanzia di un'offerta turistica di qualità e di sicurezza – continua Alessandra Cambiaso - . Chiediamo da anni, come Agriturist e Confagricoltura Liguria, un autorevole e tempestivo intervento da parte di tutte le autorità competenti e di tutti i comuni ai quali spetta, per legge, la funzione di vigilanza e di rispetto delle regole".
Il messaggio è chiaro. Alle istituzioni il compito di rispondere. (16 settembre)