«Si tratta non solo di una bottiglia di grande valore economico, quantificabile in diverse migliaia di euro – spiega Davide Zoppi, presidente dell'azienda agricola Ca' du Ferrà di Bonassola, che ha prelevato un anno fa la bottiglia – ma anche di una testimonianza di come questo antica produzione vinicola, tipica delle Cinque Terre, possa avere messo le prime radici proprio a Bonassola oltre 123 anni fa». Secondo alcune ipotesi, la bottiglia potrebbe essere un ricordo dell'Esposizione colombiana genovese del 1892 (si tenne nell'area delle attuali piazza Verdi-piazza della Vittoria). In quell'occasione era presente una Galleria dei vini con 160 espositori; due di loro presentarono esclusivamente "vini delle Cinque Terre" a dimostrazione del successo dei prodotti enologici di quell'area già ben oltre un secolo fa.
La bottiglia varcherà oggi i cancelli di un'altra Expo, quella universale di Milano. Viaggerà con adeguate misure di imballaggio e sicurezza, e sarà "testimonial" della manifestazione insieme all'intera produzione dello Sciacchetrà che, proprio per l'occasione, sarà presentata al pubblico.
Lo Sciacchetrà viene prodotto nell'area compresa tra Levanto e Monterosso. Qui, le aziende della Cooperativa Agricoltori della Vallata di Levanto, che conta circa 250 soci di Bonassola, Framura, Levanto e Monterosso, con circa 2 mila bottiglie di vino all'anno. «Una produzione di nicchia – commenta Zoppi – ma di grande qualità ed estremamente tipica del nostro territorio. Per mantenere vivi questi e altri prodotti agricoli, che rappresentano anche una grande attrattiva per chi viene a visitare la Liguria dall'estero, è fondamentale il ricambio generazionale. Proprio per questo, insieme alle altre aziende della Cooperativa, stiamo cercando di sviluppare tra i nostri giovani il senso di appartenenza al territorio, l'attaccamento verso l'agricoltura e la volontà di recuperare i terreni incolti per trasformarli in attività economiche e che portino ricchezza».