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Confcommercio: “Lo sciopero dei treni ha fatto male a tutti e purtroppo non farà buona pubblicità” In evidenza

"Uno sciopero avrà senz'altro le sue ragioni, che saranno senza ombra di dubbio serie e motivate. Quando però uno sciopero, che coinvolge il servizio pubblico, non viene comunicato a dovere, per delle piccole ma importanti realtà come quelle delle 5 Terre il tilt è inevitabile, i disservizi sono dietro all'angolo, la figuraccia con la platea internazionale è servita su un piatto d'argento e la comprensione verso chi sciopera, purtroppo, va in secondo piano".

 

A tuonare è Giovanni Bellingeri, Presidente di Confcommercio 5 Terre, che il giorno dopo lo sciopero nazionale di Trenitalia manifesta tutta la sua disapprovazione per quanto capitato.

"Come ho detto uno sciopero può avere le sue buone ragioni, anche perché da quanto abbiamo appreso quello di ieri era sulla sicurezza sulle linee e per i lavoratori del settore. Capiamo poi che venga organizzato e parta da un livello centrale, però quando si parla di un servizio pubblico come quello su ferro, credo si debba rispettare anche chi grazie a quel servizio vive e lavora, lavora e vive.

Perchè lo sciopero di ieri ha fatto male a tutti. Dobbiamo ancora una volta ricordare che le 5 Terre siano collegate al resto del mondo principalmente grazie ai treni. Vero è che esistano anche i battelli e le strade, ma questi sistemi non possono purtroppo essere i principali mezzi di comunicazione tra le nostre realtà ed il resto del mondo. Ni senza treni siamo isolati!

E ieri quindi siamo rimasti senza buona parte della nostra forza lavoro, rimasta bloccata o arrivata con ritardi spaventosi. I nostri dipendenti che vengono da fuori hanno dovuto sopportare vere e proprie per poter fare il proprio dovere.

Ma pensiamo anche ai turisti: a coloro che magari non leggono i nostri giornali o i nostri siti online: nelle stazioni non hanno trovato nessuno a comunicargli i disservizi, nessun manifesto, nessuna locandina. Nulla di nulla. Una comunicazione totalmente assente. E di conseguenza hanno subìto disagi nelle loro vacanze e nei loro spostamenti verso altre stazioni o aeroporti. Sapete in quanti hanno perso o rischiato di perdere coincidenze o voli nazionali o internazionali?

Che figura abbiamo fatto di fronte a chi ci da lavoro e che parlerà di noi una volta rientrato in patria?

Noi capiamo tutto e tutti, però chiediamo anche rispetto, perché lavorare così fa male a tutti, senza distinzione di nazionalità o lavoro o motivo. Chiediamo solo che tutti si rispetti l'operato altrui e che magari, visti tutti i soldi spesi in pubblicità e comunicazione, che venga migliorata l'informazione verso la clientela o le piccole realtà come le nostre. Perché il treno per noi è fondamentale, ma temiamo che qualcuno ancora non lo abbia capito".

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Confcommercio

Via Fontevivo 19f

19125 La Spezia

www.confcommerciolaspezia.it/

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