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Sino al 18 Agosto le imprese spezzine lavorano per il fisco

SINO AL 18 AGOSTO LE IMPRESE SPEZZINE LAVORANO PER IL FISCO
Le imprese spezzine quest'anno devono lavorare sino al 18 Agosto per pagare tasse e tariffe, due giorni in meno dell'anno passato. E' il risultato dello studio effettuato alla Spezia e in tutte le province italiane da CNA.

Sulle piccole imprese continua ad accanirsi il fisco, tra i più voraci d'Europa. Il peso complessivo previsto per il 2015, il Total Tax Rate sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani, calcolato dal Centro Studi CNA controllando le 113 città italiane, evidenzia un leggero calo del 1.7% passando così dal 65.5% del 2014 all'attuale 63.4%.
Un lavoro capillare, a cui non è mancato il contributo prezioso della Cna e delle imprese spezzine presentato a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi".
Alla fine del 2015 il dato medio nazionale è del 62.2% di imposte e tributi che una azienda dovrà pagare alle pubblica amministrazione, nonostante il leggero decremento, il nostro sistema fiscale continua ad essere un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi e di cui CNA da anni ne chiede una profonda revisione..
Se guardiamo alla classifica delle 113 città troviamo assurdità ormai non più giustificabili e sostenibili. Reggio Calabria, conquista il primo posto con il 74.9%, seguono Bologna, Napoli, Roma, Firenze. Significa che un artigiano o un piccolo commerciante, vede i tre quarti del proprio lavoro finire nelle tasche dello stato.
Ma non è solo lo stato centrale, su questo pesano le imposte locali e regionali. In Liguria la "virtuosa" si riconferma Imperia che continua ad essere tra le meno tartassate d'Italia con una percentuale impositiva del 56.8 (la 105° in Italia, dove la meno tassata è sempre Cuneo con il 54.5), Savona con 61.7% e Genova con il 66.8% . La Spezia, sale in negativo la classifica posizionandosi al 37° posto tra le città più tartassate con il 63.4% "scalata di classifica" che necessità una doverosa riflessione con gli enti locali per un necessario intervento di riduzione dell'imposizione locale. Alla pressione fiscale e tributaria, teoricamente omogenea sul territorio nazionale, alla Spezia avvertiamo costi superiori alla media in particolare per lo smaltimento dei rifiuti, le imposte sui capannoni artigianali o le tasse di soggiorno. Costi che fanno si che un impresa spezzina, indipendentemente da proprio giro d'affari, occupati o settore debba lavorare per pagare tasse e imposte dal 1 Gennaio al 18 Agosto ben 200 giorni all'anno.
I restanti 165, il 36.8% dell'anno, c'è spazio per l'azienda. Nelle tante interviste che CNA ha effettuato tra le imprese spezzine e nello studio che ci ha portato a questo "osservatorio", abbiamo avvertito tanta determinazione dalle imprese, nel voler contribuire all'uscita dalla crisi, ma anche evidenti preoccupazioni per il futuro. La sensazione di una possibile inversione di tendenza, della possibilità di uscire dalla crisi c'è, ma mancano segnali concreti.
Forte è il disagio nei confronti degli Enti Locali dove troppa è ancora la burocrazia, lunghe le tempistiche per ottenere autorizzazioni, si tende sempre più ad aumentare la distanza tra le esigenze dell'impresa e la capacità della pubblica amministrazione di continuare ad attardarsi con la propria burocrazia. Questo nonostante il buon lavoro e l'utilità dello sportello unico per le imprese.
Resta forte il disagio e la protesta sui disservizi quali quelli, da più imprese denunciati, sulla raccolta dei rifiuti, sulle manutenzioni e il decoro urbano, sugli interventi per la salvaguardia del territorio, sulla funzionalità dei servizi pubblici in particolare le FFSS, e sui limiti di una azione di marketing e di promozione territoriali verso una città e una provincia a cui tutti riconoscono grandi opportunità.
Però c'è anche consapevolezza delle opportunità e del valore delle nostre imprese, una dote della pmi che molto ha fatto e fa per l'economia di un territorio e che se sostenuta è sicuramente volano e strumento di una ripresa che tutti auspicano e che sappiamo possibile. Il primo passo non può che essere la riduzione delle imposte e un fisco più equo, credito e lotta all'abusivismo e all'illegalità. Grandi temi su cui Cna e le proprie imprese sono impegnate, le imprese non possono solo pagare altrimenti rischiano di sparire e con loro ogni possibilità di ripresa e nuova occupazione.

Alcuni altri dati dell'indagine di CNA: Massa 58.7%, Carrara 58.5%, Reggio Emilia 58.3%, Lucca 60.3%, Pisa 61.4%, Livorno 61.6%, Parma 63.8.

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CNA

Confederazione Nazionale Artigianato
Via Padre Giuliani, 6
19125 La Spezia

Tel. 0187598080
Twitter @laspezia@cna.it

 

www.sp.cna.it/

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