Che la crisi sia strutturale lo si capisce anche dal connubio tra questi dati con il pesante calo generale del ricorso agli ammortizzatori sociali in Liguria. A dicembre 2014 le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Liguria sono state 670.466, portando il totale dell'anno a 16,1 milioni, valore in calo di oltre 4 milioni di ore rispetto al 2013 (pari al 20,08% in meno). Nel contesto nazionale, che evidenzia un complessivo rallentamento su base annua (-5,97%), la Liguria mostra un decremento delle ore autorizzate molto più vistoso (-20,08%) anche rispetto al Nord-Ovest (che si ferma ad un più modesto -3,25%). Il calo imponente del ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari unito alla lenta uscita di scena dell'ammortizzatore in deroga, sembrerebbe prefigurare un'ulteriore evoluzione della crisi che dal 2010 ha investito il tessuto produttivo ligure; se da un lato le imprese paiono ormai tarate su organici ed orari di lavoro ritenuti adeguati e funzionali al contesto economico corrente, dall'altro assistiamo alla rinuncia a richiedere la cassa integrazione e passare direttamente alla riduzione di personale.
Per quanto riguarda le altre province si segnala Genova dove calano gli interventi per industria ed edilizia nella CIGO (-18.8%), aumenta esponenzialmente il ricorso alla CIGS nell'edilizia (+249%) e nel Commercio (+97.9%) mentre cala nell'industria, e nella CIG in deroga assistiamo ad un calo generalizzato in tutti i settori dovuto (anche e soprattutto) dalle incertezze normative, dalla scarsità di risorse e dalla modifica dei criteri di erogazione. A Savona il calo più rilevante con un -4,34% di CIGS, la CIGO scende di oltre un quarto (-25,44%) e la CIG in deroga crolla con un -55,82% rispetto all'anno precedente. (Marco De Silva, Ufficio Economico Cgil Liguria)