"Con la benzina a 2 euro e il gasolio oltre 1,8 euro non si può che parlare di emergenza. E' inaccettabile che in periodi come questi, dove la crisi morde ed i consumi ristagnano, la benzina continui ad aumentare e il governo non intervenga – dichiara Maurizio Giacomelli responsabile di Cna Fita della Spezia - In Francia, dove il gasolio costa in media ben oltre 30 centesimi in meno che in Italia, il governo ha deciso di tagliare le accise, in Germania hanno congelato le imposte.
Il differenziale con altri stati europei il costo medio alla pompa arriva persino a 40 centesimi.
Le gravissime ripercussioni non riguardano solo l'autotrasportatori o le tasche degli automobilisti, ma anche l'intera economia. I costi dei trasporti inevitabilmente ricadranno sulla determinazione di prezzi e tariffe che a sua volta determineranno un ulteriore appesantimento del tasso di inflazione. Una crisi che non per ultimi colpisce anche gli stessi gestori dei distributori di carburante. Un effetto valanga per il prezzo della spesa delle famiglie e per le imprese.
CNA Fita ha incontrato in questi giorni il governo trovando disponibilità nel lavorare su alcune soluzioni che possano calmierare l'aumento del prezzo del carburante.
Nei prossimi giorni vi saranno altri incontri per verificare la praticabilità delle proposte che CNA-Fita ha presentato, consapevoli che ulteriori aumenti del costo della benzina rischiano di far crollare il sistema economico del paese.