E il sindaco di Sarzana e l'assessore al bilancio Elisabetta Ravecca precisano da subito qual è l'obiettivo che intende raggiungere la gestione economica finanziaria dell'ente: "A fine legislatura- dicono- intendiamo consegnare alla città un Comune con un bilancio più sano ed equo": come dire il risanamento dei conti deve andare di pari passo con una fiscalità locale capace di combattere elusione ed evasione al fine di garantire in un futuro non lontanissimo una minor pressione fiscale. Che la strada sia lunga e tortuosa non è certo un mistero e lo sa bene sia Cavarra che Ravecca che spiegano nel dettaglio i criteri che sono alla base della redazione del bilancio 2014. A partire dalla cosiddetta presa d'atto "imprescindibile- continuano gli amministratori- delle reali condizioni economiche dell'ente". Il quadro attuale: in uscita 2,5milioni di euro per contenziosi legali giunti a conclusione, rispetto accordo con Ferrovie per Progetto Botta, lavori caserma VV.FF. E qui la Giunta e gli uffici si sono resi conto che una parte consistente delle spese che il Comune sarà chiamato a pagare entro l'anno è riconducibile alla conclusione, a sfavore per il Comune, di vecchi contenziosi legali che si sono trascinati negli anni e che ora vedranno l'ente costretto a prelevare dalle casse comunali 500mila euro. Anche i 212mila euro che il Comune dovrà sborsare nelle prossime settimane per i lavori di completamento della caserma dei vigili del fuoco avranno un impatto considerevole, anche se minore rispetto al milione e 700mila euro previsto nell'accordo con le Ferrovie per l'acquisizione delle aree del progetto Botta. La somma di tutte queste spese ci dice che dal bilancio 2014 sono in uscita oltre 2 milioni e 500mila euro e va da sé che si tratta di denaro che non potrà essere utilizzato per investimenti sul territorio. Le strategie per garantire entrate strutturali nel tempo: lotta all'evasione, adeguamento tariffe all'indice ISTAT (0,6%), pagamento rilascio passi carrai. Sul fronte delle entrate, dobbiamo rilevare che la riscossione dei tributi non è ancora adeguata, perché determinata da una inefficace lotta all'elusione ed evasione fiscale che riduce la base imponibile, innalza l'imposizione pro capite e conseguentemente espone l'Ente ad una carenza di liquidità di cassa che genera non poche difficoltà gestionali. "Incassiamo solo parzialmente rispetto alle previsioni di bilancio- spiegano sindaco e assessore- per questo abbiamo deciso di riportare la riscossione dei tributi in house, almeno per ora, ricostruendo tutte le banche dati e revisionando quindi anche quelle di cui disponiamo per cercarne le "falle". Questo ci darà la possibilità di gestire meglio i flussi di cassa". E non a caso gli uffici, che già da qualche tempo stanno incrociando i dati anagrafici con quelli dell'ufficio tributi, stanno riscontrando che numerose famiglie sarzanesi risultano sconosciute al fisco locale: "Allargare la base contributiva- continuano Cavarra e Ravecca- non solo è questione di giustizia ma anche l'unica via per poter iniziare a far pagare tutti e quindi perché ciascuno di noi paghi un po' meno. Questo è per ora l'unico modo per poter arrivare in poco tempo ad abbassare le tasse". Il Comune ha poi deciso di rinunciare ad interventi una tantum evitando per esempio di ricorrere a "tasse di scopo", per mettere in atto una manovra che si basa su scelte strutturali che garantiranno entrate costanti nel tempo. Come l'adeguamento dello 0,6 % alle tariffe Istat - in alcuni casi ferme al 1996- sui servizi a domanda individuale e sul suolo pubblico; l'aggiornamento delle tabelle/tariffe per gli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione - l'ultimo aggiornamento risale al 2007- e l'introduzione del pagamento per il rilascio dei passi carrai che annualmente costeranno 30 euro al metro lineare, con una previsione di 100mila euro di nuove entrate. Infine sono previsti maggiori introiti anche dalle sanzioni elevate per violazioni al codice della strada (circa 150mila euro). IMU: sconti a chi cede a titolo gratuito la casa ad un familiare. E' bene chiarire da subito che le nuove e vecchie imposte sulla casa in nessun caso supereranno gli importi della vecchia IMU . "Sulla casa- continuano sindaco e assessore - ci eravamo presi l'impegno di venire incontro alle centinaia di famiglie che concedono, a titolo gratuito, la casa ai propri figli e così abbiamo fatto: in questo caso infatti l'aliquota verrà abbassata di 2,6 punti rispetto a quanto dovuto in precedenza" (attualmente l'aliquota è al 10,6 per mille, d'ora in poi sarà del 8,0 per mille). TASI: detrazioni di 70 euro a tutte le prime case con rendite inferiori a 750 euro. Le aliquote applicate consentiranno di garantire a tutti i proprietari di prime case che abbiano una rendita catastale pari o inferiore a 750 euro di fruire di una detrazione di 70 euro. TARI: applicato il coefficiente variabile di competenza comunale nella misura minima. Stanziati 90mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà. Per quanto riguarda la Tari, vale a dire la tassa sulla spazzatura, va precisato che la legge nazionale, come noto a tutti, impone alcuni "paletti" a cui il Comune non può certo derogare. Per cominciare, il costo del servizio (5milioni e 550mila euro circa) deve essere interamente coperto dai contribuenti, senza che il Comune possa sobbarcarsene una quota a tutto vantaggio dei cittadini; non dobbiamo dimenticare inoltre che dobbiamo attenerci al principio comunitario che dispone che "chi inquina paga", e che conseguentemente il sistema di calcolo preveda che i nuclei familiari paghino in relazione al numero dei suoi componenti, con la inevitabile conseguenza che i nuclei familiari numerosi risulteranno inevitabilmente penalizzati. Per ridurre al minimo l'impatto economico che l'applicazione della legge comporta, la Giunta Cavarra, per le famiglie di Sarzana, ha scelto di applicare il coefficiente variabile nella misura minima consentita (eccezion fatta per i nuclei singoli in cui si applica la misura media). " Il fatto che la legge imponga che il costo dello smaltimento dei rifiuti sia interamente a carico del contribuente-precisano Cavarra e Raveccca- lascia pochi margini di manovra. Abbiamo applicato il coefficiente variabile di competenza comunale nella misura minima proprio per gravare il meno possibile sulle famiglie, in particolare su quelle numerose". In ogni caso dato i meccanismi previsti alla fine la Tari sarà inevitabilmente più "pesante" rispetto alla vecchia Tarsu, così come accadrà per alcune categorie merceologiche delle utenze non domestiche. L'Amministrazione Cavarra, tuttavia, per sostenere le famiglie in difficoltà economica, siano esse composte da uno o più componenti, ha stanziato a bilancio ben 90.000 euro da destinare a totale o parziale copertura dei bollettini postali che queste riceveranno dal Comune. L'obiettivo della manovra: mantenere inalterati i servizi ai cittadini e preservare il settore sociale. Oltre alla già segnalata agevolazione sull'Imu in favore di chi concede la casa a titolo gratuito ai figli, e le considerevoli risorse iscritte a bilancio per "ammortizzare" l'impatto della Tari sulle famiglie, il bilancio 2014 continuerà a garantire il mantenimento, sia sotto il profilo della quantità che della qualità, dei servizi resi a cittadini e famiglie (es. trasporto scolastico, servizi educativi ecc...). Anche il settore del sociale dove, dato il pesante quadro economico, le richieste di aiuto e sostegno al Comune da parte di famiglie in difficoltà sono cresciute del 10%, disporrà di risorse sufficienti ad assicurare la prosecuzione delle attività a cui i nostri concittadini sono ormai da tempo abituati. Piano delle opere: investimenti per 2milioni e 500mila euro. Infine da rilevare che il comune ha deciso di accendere un mutuo per 1 milione e 600 mila euro che in parte sarà destinato alla copertura dei costi derivanti da cause legali, e per la maggior parte sarà invece destinato a garantire il compimento di quelle opere pubbliche già avviate e programmate per un costo complessivo di circa 1milione e 200mila euro. "In quest'ultimo caso- concludono Cavarra e Ravecca- sono inseriti anche 250mila euro per le asfaltature che, rispetto ai nostri sopralluoghi che prevedevano una spesa di almeno 750mila euro, costituiscono un primo concreto inizio". Resteranno in ogni modo i pesantissimi vincoli conseguenti all'obbligo di rispetto del patto di stabilità interno: il Comune infatti, nonostante si procuri le risorse necessarie a finanziare tutti gli interventi in conto capitale, sarà probabilmente costretto ad appaltare questi ultimi con una tempistica diluita, che consenta il rispetto doveroso dei tempi di pagamento alle ditte, in modo da non porre a carico delle imprese i costi economici dei nostri obblighi con l'Italia e con l'Europa.