Rete Imprese Italia, a nome delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, non intende entrare nel merito ne iscriverci a una delle tifoserie ma pretende una soluzione definitiva della questione. Oggi ci sono imprese, attività artigianali e commerciali, lavoratori che operano in quella piazza, forse ancor prima che fossero piantati i Pini, oggi costretti a vivere con angoscia e sgomento la situazione con il timore di dover chiudere l'azienda e perdere il proprio lavoro, in molti casi unico reddito familiare. Da mesi un cantiere di non si sa quale piazza, tempi e progetti sarà capace di realizzare. Noi, nella legalità, rispettiamo le opinioni di tutti, cittadini e istituzioni, ma nessuno ha diritto di giocare sulla pelle di chi lavora, imprenditore o dipendente. Ci sia la parola fine su questa bagarre, Sindaco, Ministro, Belle arti, Tar, Sgarbi, qualcuno ce la deve dire e subito. Se così non sarà, saremo noi imprese e dipendenti a legarci alle recinzioni, a twittare al ministro che in queste condizioni non possiamo più lavorare e a denunciare questa vergognosa parodia del nulla. Forse così anche dei normali lavoratori o imprenditori che noi associazioni rappresentiamo, si conquisteranno un momento di notorietà e qualche secondo sui TG, ma non è così che si risolvono i problemi e che si esce dalla crisi. Vogliamo risposte, certezze e poter lavorare.... qualcosa di normale, chiediamo forse troppo?