"A fine mese concluderò la visita a tutte le autorità portuali del Paese: ascoltare le necessità delle comunità portuali e confrontarmi con i presidenti ha l'obiettivo di costruire un progetto lungimirante di sistema-Paese che eviti frizioni eccessive". Così il vice Ministro alle infrastrutture e ai trasporti Edoardo Rixi, in visita questa mattina all'auditorium "Bucchioni" del Porto della Spezia. Durante il sopralluogo ha incontrato il commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ligure Orientale Federica Montaresi per fare il punto su attività, piani e progetti che la realtà spezzina sta portando avanti.
Uno dei principali temi affrontati riguarda la nomina del Presidente dell'Autorità portuale del mar ligure orientale, commissariata dopo le dimissioni di Mario Sommariva. Tale questione è ritenuta dal vice Ministro Rixi un'assoluta priorità. "A marzo inizieremo con le nomine laddove sono già state trovate le intese - sottolinea Rixi. - La ADSP La Spezia e Carrara è un'autorità complessa che necessita di intesa tra le due regioni, ma rappresenta un'area fondamentale per lo sviluppo futuro, dato che si trova in zone ambientalmente importanti anche dal punto di vista turistico. Lo sviluppo dei due settori non deve diventare ostativo per le aree portuali quindi c'è la necessità di un dialogo costante. L'unico aspetto importante, al di là di tutti i discorsi che si sentono, è che la nomina ricada su una persona capace che abbia una visione e che si metta in discussione perché sono in ballo importanti investimenti".
Una nomina che dovrà portare a una convergenza di idee in tempi brevi. "Possiamo procedere in vari modi: condividendo, cercando delle sintesi o, qualora alla fine non si trovino le intese, imponendo - afferma Rixi con decisione. - Non possiamo permetterci di tenere un porto senza il presidente a vita e, per tale motivo, mi sono dato un tempo: dopo quel tempo si impongono le cose per non creare un danno rispetto ai lavori che stiamo portando avanti. Anche perchè - prosegue - si inizia a creare una situazione di instabilità".
Un ruolo, quello del Presidente dell'Autorità Portuale, destinato ad allargare notevolmente i propri orizzonti. "Il nuovo presidente deve essere consapevole che probabilmente avrà un ruolo in futuro leggermente diverso rispetto all'attuale. C'è bisogno che il paese faccia squadra perché lo scenario geopolitico mondiale cambia rapidamente: non possiamo essere come un nave alla deriva e dobbiamo rendere i nostri scali competitivi anche a livello internazionale. Questo è possibile solo facendo sintesi tra noi, in modo da avere un progetto a livello nazionale, un quadro di investimenti stabili e, sul settore portuale, allineare investimenti di ferrovie e strade in modo che il sistema logistico del paese abbia un unico centro direzionale. La nostra idea è attuare ciò attraverso un coordinamento fisso strutturato delle Autorità Portuali, soprattutto sui temi legati alle nuove opere e all'ammodernamento delle infrastrutture attuali".
Cambiamenti che, secondo Rixi, dovranno riguardare anche il quadro legislativo. "C'è bisogno di cambiare il sistema, perché oggi, per realizzare grandi opere, siamo spesso costretti ad apportare modifiche legislative mensili; altrimenti, i progetti rischiano di non andare avanti. È evidente che, se vogliamo ristrutturare tutti i porti del Paese, dobbiamo dotarci di uno strumento in grado di permettere la realizzazione delle opere. Diversamente, non saremo pronti ad affrontare le sfide globali."
Rixi pensa che sia anche fondamentale mettere in campo un piano per sbloccare i traffici di merci: "E' evidente che noi non riusciremo mai a avere un porto che compete con Rotterdam ma possiamo sperare che la somma dei nostri scali sia superiore al porto del Nord, questo vuol dire che dobbiamo anche avere un piano su come sbloccare il traffico sul territorio nazionale parlando con gli operatori mondiali, quelli che il traffico lo portano. Le merci arrivano in due modi: per la richiesta da parte alla nostra industria, quindi per una rendita di posizione della collocazione dello scalo, o perché c'è una spinta e una convenienza da parte di alcuni grandi operatori mondiali che di fatto gestiscono il 90% delle merci".
"Quello su cui dobbiamo investire è su una capacità logistica integrata e per fare questo il Paese si deve dotare di opportuni strumenti e deve fidelizzare determinati mercati fornendogli prospettive - ha aggiunto il Viceministro Rixi - ci deve essere una sintesi per le partite italiane ogni singolo scalo non è sufficiente a essere una garanzia per i mercati indiani. Ci saranno comunque alcuni strumenti che verranno messi in campo anche da parte del Governo".
Rixi ha sottolineato la necessità di performare di più sulle infrastrutture e di cambiare la metodologia di programmazione degli investimenti, per far circolare velocemente il denaro per recuperare le risorse, trovando anche spazi per investimenti di carattere privato, ma anche di fondi o altro. "E' chiaro che bisogna trovare anche degli strumenti che consentano al Paese di rientrare del costo degli investimenti per far nuovi investimenti perché quello che ti fa vincere sul mercato mondiale e la qualità del servizio"
"Credo che abbiamo il know how, la capacità, gli operatori e gli armatori, abbiamo anche la competenza all'interno del Paese della nostra Guardia Costiera e della Marina Militare, ma se si vuole essere protagonisti è importante investire sul settore marittimo, - ha aggiunto Rixi - un investimento con un ritorno di immagine ed economico. Sono molto ottimista e penso che noi abbiamo tutte le caratteristiche per fare sintesi e per riuscire come Paese e soprattutto a livello spezzino questo autorità di avere assolutamente delle prospettive importanti nei prossimi anni e tantissime soddisfazioni".
Sul tema ambientale, il Viceministro Rixi ha sottolineato che "con l'aumento della capacità degli scali deve aumentare anche la capacità e la qualità di vita di chi vive intorno e quindi per me il tema di ambientalizzare i porti non è un tema di carattere ideologico. La comunità che è fuori dal porto lo deve percepire come un amico e non come un nemico e quindi dobbiamo considerare anche il tema della sostenibilità".
Nel proprio intervento il Commissario Straordinario dell'AdSP Federica Montaresi ha tenuto a sottolineare i tanti progetti che sono in fase di realizzazione e che, ha ribadito, al di là di quelli che saranno gli scenari futuri per quello che riguarda la guida dell'Ente, dovranno essere portati avanti nel nome del superiore interesse dell'AdSP e della Comunità portuale.
"Abbiamo illustrato al viceministro Rixi una serie di attività che stiamo portando avanti e di progetti in essere: alcuni sono ancora nella fase progettuale, altri in avanzata fase realizzativa, altri ancora si stanno per concludere come la nuova cabina di trasformazione sul Molo Garibaldi, che sarà completata a giungo '25. Abbiamo questo primato nazionale di essere la prima Autorità Portuale che ha completato tutto l'iter autorizzativo, tra l'altro molto complesso, su tutta la parte di elettrificazione. Questo è un motivo di orgoglio, come è stato sottolineato anche dal Viceministro, e dimostra anche la maturità di questa Autorità Portuale sia dal punto di vista progettuale che amministrativo.
Sulla prossima Presidenza dell'AdSP, Montaresi ha affermato: "Metto le mie competenze e la mia professionalità a disposizione. Comunque, indipendentemente da quelli che saranno gli scenari futuri, il lavoro qui sta andando avanti al meglio e l'importante è il bene di questo sistema portuale. Io questo l'ho messo sempre al centro, come prima cosa in assoluto, e le cose che stiamo portando avanti sono proprio per il bene per lo sviluppo di questo sistema portuale. Questa è la mia priorità.