I "Ravioli" e il "Cavagnolo" entrano a far parte dei prodotti tipici del Comune di Vezzano Ligure che hanno ottenuto il marchio De.co (denominazione comunale di origine). Confcommercio La Spezia plaude alla scelta dell'amministrazione comunale di valorizzare le attività e i prodotti agroalimentari tradizionali. Attualmente Vezzano Ligure è l'unico comune della provincia ad aver ottenuto il marchio e non solo per alcune pietanze tipiche del territorio, la Commissione comunale infatti ha inviato la richiesta di inserimento nel registro anche per la "Sagra dell'Uva" e la "Fiera del Molinello". I nuovi prodotti ed eventi enogastronomici De.Co si aggiungono così alla torta di riso dolce, alla "fugaza doza", ai "panzaroti vezzanesi", al "pane col finocchietto" e alla "torta di verdura".
La richiesta è stata firmata dalle associazioni di categoria. Per il Comune di Vezzano Ligure era presente Sabrina Flotta, assessore alle attività produttive. Prosegue inoltre la collaborazione con l'Istituto Tecnico Cardarelli della Spezia, i cui studenti hanno lavorato alla presentazione grafica delle ricette. Come sempre, per l'occasione sono state preparate le pietanze da Nadia Ferdeghini, presidente della Pro Loco di Vezzano Ligure.
"Il marchio De.Co rappresenta un ottimo strumento per riscoprire i prodotti tipici del luogo in cui viviamo e di conseguenza delle nostre tradizioni. – ha detto il direttore di Confcommercio La Spezia Roberto Martini - Denominazione comunale vuol dire certificare la storia e i valori di un territorio, offrendo alle imprese un riconoscimento del proprio lavoro quotidiano nel portare avanti queste ricette secolari e questi eventi. Nel momento in cui riscopriamo il cavagnolo, così come i ravioli, risaldiamo il legame con le nostre radici, con la vita di intere generazioni che ci hanno preceduto in quanto «siamo quel che mangiamo». L'iniziativa si inserisce inoltre in un quadro di offerta turistica mirata, indispensabile per la vitalità e la sopravvivenza dei territori e che combatte il rischio di omologazione delle città".
La ricetta tipica dei ravioli vezzanesi prevede un ripieno di carne di maiale, carne di manzo, bietole, boraggine, olio, prezzemolo, aglio, cipolla, maggiorana, timo e parmigiano; il tutto condito in un piatto ovale con strati di sugo e formaggio.
L'origine del cavagnolo invece è da ricercarsi nelle Sacre Scritture e in modo particolare nell'entrata di Gesù a Gerusalemme, a Vezzano la tradizione vuole che la Domenica delle Palme venga portato un ramo d'ulivo con la palma e un cavagnolo fatto in casa con pasta da pane, legato da nastri colorati e con la forma di un piccolo cestino con al centro un uovo (simbolo di vita). Il cavagnolo viene portato in chiesa, benedetto, e quindi mangiato.
La Sagra dell'uva era stata pensata nel 1961, oltre che per ragioni turistiche, per il rilancio della produzione e del consumo dell'uva da tavola. L'idea fu di un sottufficiale di Marina, componente del corpo musicale «G. Puccini» di Vezzano, all'epoca la ProLoco vezzanese era stata appena fondata ed il Presidente era il cavalier Musso. Per pubblicizzare la Sagra, due gruppi di ragazze di Vezzano Ligure trasportavano dei panieri colmi di uva dirigendosi a Fornola e a Buonviaggio, donando ai passanti il prezioso frutto.
Infine la fiera del Molinello avviene in ricordo del 3 giugno 1523, data in cui la Vergine Madre apparve a una certa Caterina Del Rosso annunciando la fine della peste che aveva colpito il paese. La fiere comprende diverse attività, come: la camminata con partenza dal piazzale della stazione ferroviaria e circuito ad anello passante da Via Del Monte, San Venerio Alto, Via Matteotti, Vezzano Alto, Vezzano Basso, organizzata dalla locale Proloco; l'estemporanea di Pittura sul Sagrato del Santuario; la sfilata del Gruppo Musici e degli Sbandieratori di Levanto; l'esibizione della centenaria Banda Musicale "Giacomo Puccini" di Vezzano Ligure.