L'ordinanza della Corte di Cassazione n. 34889 del 13 dicembre 2023, potrebbe aprire le porte alla restituzione ai clienti delle banche o società finanziarie di una parte degli interessi su mutui, finanziamenti e leasing indicizzati al tasso Euribor accesi tra il 2005 e il 2008, tasso che l'Antitrust Europea ha ritenuto oggetto di un accordo manipolativo della concorrenza.
Sono coinvolti, potenzialmente, tutti i consumatori che hanno sottoscritto i relativi contratti tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 oppure coloro che allora erano già titolari di mutui a tasso variabile, finanziamenti e leasing indicizzati, appunto, al tasso Euribor sopra richiamato.
"Occorre, infatti, precisare a coloro che si rivolgeranno presso i nostri sportelli per avere chiarimenti che l'eventuale rimborso degli interessi indebitamente pagati non è né una conseguenza automatica della pronuncia della Suprema Corte, né è garantito, poiché, presumibilmente, si dovranno avviare contenziosi legali per fare accertare il diritto alla restituzione delle somme" - dice Andrea Benedetto, presidente di Federconsumatori La Spezia- "Invitiamo pertanto i cittadini a rivolgersi ai nostri sportelli muniti della copia del contratto di mutuo/finanziamento/leasing e del correlato piano di ammortamento, in genere a esso allegato, per accertare, in via preliminare, che il mutuo, finanziamento o leasing sia stato acceso prima o durante il periodo indicato (o parte di esso); non siano trascorsi più di 10 anni dal pagamento dell'ultima rata; il mutuo/finanziamento/leasing sia indicizzato al tasso EURIBOR."