Si è tenuto questa mattina nella sala intitolata a Giorgio S. Bucchioni un congresso organizzato dall’Autorità d Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, nel quale si è parlato nel dettaglio della progettualità presente e futura del porto della Spezia.
“Poche sono le città che hanno un legame così forte con il porto – ha affermato il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini – il futuro della Spezia è legato al futuro del suo porto. Un Porto che è in netta ripresa e che ha un’accezione estremamente ampia, che va dal commerciale, al militare, al turistico alla nautica da diporto”.
Un evento durante il quale si sono messe in luce le caratteristiche fondamentali del Porto in relazione con il territorio di riferimento, con quale intrattiene rapporti costati e sempre più integrati “oggi è un momento di riflessione importante perché noi veniamo da un grande passato – ha esordito il Sindaco Pierluigi Peracchini – ci sono imprenditori che hanno costruito un sistema portuale di tipo privatistico ma con un’alta produttività e grandi risultati, in sinergia con il pubblico. Si tratta però di un modello che vive su una pianificazione del 2006, dobbiamo quindi lavorare e trovare nuovi modelli e sempre più punti di equilibrio con la città".
“Il porto-città è diventato un porto-provincia – afferma, sottolineando l’importanza dei nuovi segmenti nati negli ultimi anni come quello del Polo universitario con le ingegnerie che forniscono al mercato sempre più talenti, delle navi da crociera che portano ogni anno quasi 800 mila persone in città, dei costruttori di mega yacht “di cui ormai siamo leader mondiali. Il nostro è un territorio che ha in corso lavori per centinaia di milioni di euro dentro e fuori dal porto. I prossimi 5-10 anni saranno di cambiamenti”.
È intervenuto poi il Presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva che spiegando la titolazione dell’evento ha affermato “i porti sono una finestra aperta verso il mondo. Sotto il segno del porto significa che il porto deve essere vissuto come una fortuna, il territorio ha bisogno del porto e il porto ha bisogno del territorio”.
“La Spezia rispetto al suo bacino economico di riferimento ha una funzione economica insostituibile e soprattutto una proiezione futura – continua Sommariva, esponendo poi alcune delle potenzialità e progetti già in atto o in partenza i cui finanziamenti sono già stati stanziati, ricordando il recupero di Calata Paita e del nuovo molo passeggeri (che si firmerà la prossima settimana) del Waterfront, “che si farà con grande impegno”.
Il porto è tante cose, ha sottolineato Sommariva, “un porto delle linee di sviluppo ed infrastrutture sostenibili; della formazione per creare nuovi servizi ed una migliore organizzazione del lavoro” affermando che verrà acquisita a breve la casa della formazione che diventerà sede stabile degli enti di formazione per le imprese portuali.
Un sistema in cui ad occupare un ruolo importante sono anche la digitalizzazione e l’autotrasporto “che devono essere maggiormente integrati nei sistemi – continua – con la costruzione di un sistema digitale dei flussi camionistici, progetto già definito che verrà finanziato anche attraverso il bando del MIT”. A cui si affianca anche la tematica ferroviaria “La Spezia non esisterebbe senza la ferrovia, facciamo il 34% dello share ferroviario, un dato superato solo dal porto di Trieste”.
L’accento è anche sulla sostenibilità e i combustibili alternativi “il 46% delle navi ordinate nei primi 9 mesi del 2023 è alimentato a combustibili alternativi - afferma - mi sono battuto per il progetto della slam perché contiene in sé il primo tratto di riqualificazione dell’impianto di Panigaglia e la possibilità che domani sia un sito di fornitura di gas alle navi”. Un tema quello legato all’ambiente che negli ultimi mesi è risultato molto divisorio, tra la preoccupazione dei cittadini e la messa in opera reale dei progetti di ADSP.
L’idea trasmessa oggi è però quella di continuare a lavorare su un porto che in tutte le sue complessità si integri sempre di più con il territorio, in un ampio spettro che prenda in considerazioni le varie sfaccettature dei settori portuali, promuovendone l’incremento in un’ottica di progettualità presente e soprattutto futura, nel quale il tema della mitigazione ambientale riveste un ruolo importante, in cui è appunto necessario “tenere conto dell’impatto che il porto ha sul territorio- conclude Sommariva - in modo da ridurre questi impatti il più possibile”.