A poco più di tre mesi, si ricomincia daccapo. – continua Viaggi – anche nella nostra provincia sta arrivando un sollecito inviato dalla Rai a centinaia aziende.
Nonostante assicurazioni, impegni e smentite si torna a chiedere una imposta non a quelle aziende dotate di supporti (televisori) per la ricezione del segnale televisivo e li usano ai fini commerciali, come bar, alberghi o ristoranti ove è evidente che il canone deve essere pagato, ma a tutte le aziende in possesso di computer anche se questo è utilizzato esclusivamente per fini lavorativi.
Strumenti di lavoro e non certo di svago, vengono assimilati alla TV solo perché (potenzialmente) in grado di ricevere in streaming il segnale televisivo.
Una follia, abbiamo da poco subito il balzello di Scf, ora la Rai, ossia il governo che è l'unico azionista, chiede alle imprese oltre 200 euro.
Cna, ha già inviato un nota di protesta a Rai ed al ministro dello sviluppo economico, nel frattempo invita le aziende a sospendere in pagamento in attesa del necessario e auspicato chiarimento.
Per informazioni: Cna La Spezia - Maurizio Viaggi 0187 5698074