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ATC ESERCIZIO, come è cambiata con i nuovi flussi turistici In evidenza

di Alice Tintori - Continua l’inchiesta di Gazzetta della Spezia su come i servizi locali si sono adeguati al sempre maggiore flusso di turisti che interessa la nostra provincia. 

Dopo l’intervista ai rappresentanti dei tassisti, è la volta di ATC; in visita, nella nostra redazione i vertici della Società: Gianfranco Bianchi (Presidente) e Francesco Masinelli (Amministratore Delegato)

ATC Esercizio S.p.A. è una società per azioni controllata dal Comune della Spezia. Gestisce:

  •       servizio urbano Città della Spezia     
  •       il servizio extraurbano provinciale con collegamenti con regioni limitrofe (alcune zone della Provincia di Massa Carrara)
  •       il servizio di trasporto scolastico, disabili e servizio di casa / lavoro per le aziende;
  •       il servizio Bus Navetta per il centro della città e gestione aree di sosta;
  •       servizio navetta in altri comuni della provincia, come Lerici e il “Girobus” di Portovenere;
  •       gli ascensori cittadini;
  •       servizio di noleggio con o senza conducente.

Storicamente, ATC (Azienda Trasporti Consortile) subentra all’antenata FI.TR.A.M. (Filovie Tranvie e Autolinee Municipali), che gestiva la rete filo tranviaria urbana, le autolinee a servizio dei "colli" e la flotta di vaporetti in servizio nel golfo.

ATC inizia la propria attività come consorzio tra le aziende di trasporto pubblico, anche marittime di collegamento all’interno del golfo, presenti nella provincia. Nel corso degli anni, l'azienda si è evoluta per adeguarsi alle nuove esigenze della comunità, ampliando la sua flotta e migliorando i servizi offerti. ATC Esercizio S.p.A. è una società per azioni controllata dal Comune della Spezia. E’ una realtà consolidata e si impegna a garantire un trasporto efficiente ed accessibile per tutti, promuovendo l'uso dei mezzi pubblici come alternativa sostenibile all'automobile privata. E’ all'avanguardia nell'adozione di soluzioni innovative per migliorare l'esperienza di viaggio dei passeggeri. Grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate, i passeggeri possono usufruire di diverse modalità di pagamento, anche mediante applicazioni per smartphone.ATC La Spezia si impegna attivamente nella promozione della sostenibilità ambientale. La flotta di autobus dell'azienda è stata progressivamente rinnovata con l'introduzione di veicoli a basse emissioni, contribuendo a ridurre l'inquinamento atmosferico e a migliorare la qualità dell'aria nella città.

Negli ultimi dieci anni il turismo è diventato sempre più presente nella nostra provincia. ATC Esercizio ha fatto investimenti per rispondere ad un aumento della domanda dovuto ad una sempre maggiore presenza di turisti nel nostro territorio? In particolare, cosa è previsto per le corse verso le località marine e per le corse, anche urbane, in orario serale e notturno? E per le corse da e verso la stazione ferroviaria?

Negli ultimi 5 anni, nel periodo di gestione dell’attuale amministrazione, uno dei nostri punti di riferimento è stato puntare sulla qualità del servizio, per diventare punto di riferimento  in un’ economia spezzina, sempre più basata su turismo e trasporti.

Due sono stati i principali problemi affrontati: il parco mezzi ormai obsoleto e l’evasione tariffaria molto elevata.

Il parco mezzi aveva un’età media di oltre 13 anni, nettamente superiore alla media nazionale. Abbiamo avviato un progetto di ricambio dei mezzi, con l’obiettivo di riportare, in 10 anni, l’età media dei mezzi da 13,7 anni alla media europea di 7,3 anni.  Siamo intervenuti anche sull’evasione tariffaria, con ottimi risultati.

Ma il punto di maggiore visibilità dell’azione rivolta al turismo sta nel “MIT 1”: è un progetto che il Comune della Spezia, in collaborazione con ATC Esercizio, ha presentato al Ministero dei Trasporti, vincendo un bando per un finanziamento di oltre 30 milioni di euro, allo scopo di attuare una profonda trasformazione della mobilità cittadina. Primo obiettivo è il rinnovo della linea filoviaria e potenziamento delle linee aeree, con ben 19 nuovi filobus; questo porterà come conseguenza non solo una migliore qualità del servizio di trasporto, ma anche un minor inquinamento urbano perché i nuovi filobus hanno un impatto ambientale nettamente inferiore rispetto agli altri mezzi. Inoltre, nel progetto “MIT 1” sono previsti importanti interventi, anche a favore dei turisti. Ad esempio, il raddoppio dei parcheggi di interscambio, quello del Palasport e quello di Piazza d’Armi: questo permetterà più agevolmente ai turisti di lasciare le auto e muoversi utilizzando il bus navetta, che sarà attivato in orario continuato. Inoltre, ci sarà  una nuova linea filoviaria che dal centro città, passando per il Terminal Crociere, arriverà allo scalo ferroviario di Migliarina, che diventerà l’Hub delle 5 Terre e che sarà a disposizione dei crocieristi, decongestionando il traffico dalla Stazione Centrale. Già da queste prime importanti azioni, si può notare l’attenzione di ATC verso uno sviluppo turistico, basato sulla qualità.

Il progetto Mit, avviato nel 2019, è stato un po' precursore dei tempi e ci ha fatto partire col giusto anticipo. Il turismo ha avuto una vera esplosione negli ultimi 2 anni. Il progetto, già nella sua ideazione, si basava su quelle che per noi sono le vocazioni della città: il benessere dei cittadini e lo sviluppo del turismo.

Si lavora, cioè, su due fronti: da una parte, il progetto è rivolto alla cittadinanza e alla città, pensando ad un servizio più verde, ma anche più comodo perché l’elettrico ha meno vibrazioni della trazione tradizionale a benzina o gasolio; d’altra parte, è evidente come il nostro progetto è incentrato, in modo forte, sulla vocazione turistica della città. L’idea di portare i turisti dal terminal crociere al nuovo polo ferroviario di collegamento alle 5 Terre oppure sulle vie dello shopping e dei musei , è stata senz’altro al passo coi tempi, forse li ha anche anticipati.

Quando un turista decide di venire alla Spezia come fa a sapere dell’esistenza della società di trasporto pubblico e delle informazioni necessarie quali gli orari delle corse, il costo e le modalità di acquisto di biglietti, abbonamenti ecc?

La Società si è dotata di un sito web che risolve le esigenze della clientela per collegare una partenza e una destinazione. Inoltre, sono diversi i siti, anche importanti Moovit o Google Maps, dove sono geolocalizzate anche le singole fermate,  che riportano  ATC come riferimento per il traporto pubblico locale. Quindi, sia l’indirizzamento diretto sia quello indiretto, ad oggi è fruibile in maniera discreta.

Naturalmente, non ci fermiamo qui e ci stiamo muovendo per andare avanti. Adesso si sta affermando una nuova tecnologia denominata MAAS (Mobility As A Service): non più il trasporto ma un servizio di mobilità. Quello a cui puntiamo è una forma di software “intelligente” che possa, a fronte di un bisogno, suggerire le opportunità di soddisfazione del bisogno. Ad esempio, se piove, non ti suggerirò di andare al mare, ma magari di visitare la città, i suoi musei, i manufatti storici recuperati, i suoi negozi  o altro. 

L’idea è quella di passare dalla semplice richiesta di andare dal punto A al punto B ad una richiesta più semplificata e insieme più funzionale, in cui il software fornirà più alternative in funzione del tempo a disposizione, della situazione meteorologica, dell’occupazione degli spazi, perché è inutile suggerire al turista di andare ad esempio alle 5 Terre sapendo che il tempo di percorrenza è eccessivo per via di ingorghi o affollamento.  Stiamo cercando di farci finanziare dalla regione un progetto che tenda all’utilizzo di questa forma intelligente non solo di risposta ma di offerta.

Inoltre, finalmente è terminato l’iter del progetto della bigliettazione elettronica, grazie alla Regione Liguria che è riuscita a sbloccare la gara. Partiremo da gennaio con l’applicazione della bigliettazione elettronica. Questo semplificherà molto, eliminerà l’accesso a bordo senza biglietto e le polemiche per la necessità dell’uso dei contanti a bordo. I clienti potranno salire a bordo e pagare con la carta elettronica, come si fa per un caffè o per la spesa; l’operazione ormai è diventata di uso quotidiano per qualsiasi acquisto, vista la diffusione dei pagamenti elettronici. La mobilità, intesa come servizio, comporta la necessità di ricorrere ai pagamenti elettronici e non più cartacei.

Nella sua estensione, la mobilità intesa come servizio, deve diventare un contenitore. L’idea di “Mobility as a Service” è una vera e propria rivoluzione; se il cliente accetterà una proposta di viaggio personalizzata che prevede la possibilità di utilizzare più mezzi di trasporto, non sarà più lui a doversi preoccupare di rivolgersi ai singoli gestori, ma la bigliettazione e le prenotazioni di tutti i servizi compresi nel pacchetto saranno gestite direttamente dal software in automatico.

Quali sono gli strumenti tecnologici e telematici sviluppati da Atc per rendere l’accesso ai servizi sia ai residenti che ai turisti più fruibile?

Le risposte sono già state sviluppate nelle domande precedenti. Ad oggi abbiamo il sito aziendale, che consente di avere un impatto facilitato nella relazione partenza-arrivo, cioè nel trovare i collegamenti possibili tra due località, gli orari, i costi. Con la Regione, stiamo procedendo con la bigliettazione elettronica; la dematerializzazione faciliterà l’accesso al mezzo. Ma soprattutto stiamo lavorando per il futuro: ci sarà la transizione da trasporto a mobilità; a livello mondiale ormai si tende a vedere il traporto non più come un semplice mezzo ma come un vero e proprio servizio. Questo faciliterà la vita sia ai cittadini sia ai turisti.

Il personale di bordo, sia autisti che controllori, conosce la lingua inglese per dare informazioni sia ai numerosi turisti sia agli stranieri, anche extra-comunitari, presenti sul territorio?

Questo è un tema che va analizzato  sotto due punti di vista. Fino a qualche generazione fa, era difficile che i candidati a diventare autisti conoscessero la lingua inglese, oggi è più facile. Però dobbiamo anche fare i conti con la realtà: oggi abbiamo grosse difficoltà a reperire autisti, facciamo bandi in cui la riduzione di partecipazione rispetto al periodo ante-covid è notevolissima, se introducessimo come requisito necessario per l’assunzione la conoscenza della lingua inglese, ridurremo ancora di più le possibilità di trovare autisti. Nei bandi è comunque previsto un punteggio aggiuntivo per la conoscenza dell’inglese. Ma abbiamo necessità ed urgenza di trovare autisti, purtroppo l’offerta non è adeguata alla domanda. La difficoltà estrema di trovare autisti di trasporto pubblico non è solo un problema locale ma nazionale. Su questo, crediamo che una riflessione vada fatta a livello di sistema Paese, perché si rischia di non riuscire più a garantire il servizio.

Comunque, oggi, con l’uso della tecnologia, è più facile comprendersi anche senza conoscere bene le lingue straniere, grazie a strumenti come traduttori sempre più evoluti.  Tuttavia, crediamo che il requisito di conoscenza della lingua inglese per autisti e personale viaggiante sia importante, vorremmo riprendere a rendere premiante questo requisito quando ci saranno le condizioni per poterlo fare.

I nostri bandi di reclutamento, comunque, non sono più limitati ad un quiz e alla prova di guida, ma prevedono anche lezioni scolastiche in aula su come rapportarsi con l’utenza, come comportarsi con le diverse etnie in base alle loro caratteristiche ed alla loro cultura. Questo per far capire che poniamo molta attenzione al reclutamento e alla formazione. Ma ancora una volta oggi siamo frenati dai numeri. Per esempio, se all’ultimo bando effettuato prima del covid hanno risposto 170 persone, l’ultima volta sono state solo 50, di cui la maggior  parte dei 27 candidati selezionati  proviene  dal nostro sub-affidatario; quindi, le persone selezionate che non sono già nel nostro circuito sono state poco più di una decina. Questo ci dà la dimensione di come si sia ridotto oggi il numero di coloro che si propongono per il mestiere di autista. Si tratta di un problema reale.

Vogliamo spiegare ai nostri lettori perché non esistono linee dirette Stazione – Porto Venere  e Stazione – Lerici?

Dal punto di vista teorico, è vero che il flusso naturale delle corse verso Porto Venere e verso Lerici dovrebbe avvenire con partenza e arrivo dalla stazione centrale, con beneficio sia per i turisti che per i residenti delle località balneari.
Da un punto di vista logistico però ci sono dei problemi. Noi abbiamo bisogno di avere un capolinea; fare un capolinea che raggruppi le corriere per Lerici e Porto Venere in stazione è problematico.

Sarebbe utile, ad esempio, una metropolitana leggera da Sarzana, in modo da alleggerire il trasporto su gomma.

Alcune corse per Lerici e per Porto Venere passano comunque da via Fiume, nei pressi della stazione, pur non facendo capolinea in stazione. 

Nella ristrutturazione delle linee si potrà ragionare su questi aspetti, soprattutto alla luce dell’esplosione turistica. Solo due anni fa, ad esempio, la maggior parte dei turisti che venivano nella nostra città conoscevano solo le 5 Terre, e magari non conoscevano Porto Venere e Lerici. Oggi la realtà è molto cambiata. E’ necessario studiare meglio le esigenze turistiche che per altro prevedono l’arrivo di crocieristi fino alla vigilia di Natale. Poi c’è il problema primario delle esigenze sociali, è necessario comprendere meglio le necessità  dei nostri concittadini che vivono nelle periferie, anche qui le esigenze sono cambiate nel tempo.

A breve inizieremo un'analisi dei bisogni di mobilità che sarà indispensabile per la valutazione ,  dei nuovi flussi, le nuove esigenze per cercare di andare al passo con i tempi e dare soluzione ai problemi..

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