Il Comune di Sarzana con atto deliberativo n.111 dello scorso 11 maggio ha approvato la preso d'atto della proposta di “Valutazione del piano di organizzazione degli impianti di telecomunicazioni per telefonia mobile” presentata dal Dipartimento di Architettura-Dida dell'Università di Firenze a cui era stato affidato lo studio nell'ottobre del 2021.
Un altro, importante, passo in avanti verso la prossima adozione del cosiddetto “Piano Antenne” che, come spiega l'atto amministrativo, dovrà essere uno “strumento di pianificazione tecnicamente valido” e quindi strumento che la norma prevede a favore degli enti locali per consentire una corretta pianificazione urbanistica e la gestione e controllo dei valori di campo magnetico delle stazioni radio base per la telefonia mobile sul territorio comunale.
Nell'atto amministrativo vengono esplicitati i principi per i quali “le antenne e gli apparati di trasmissione hanno un notevole impatto sull'ambiente circostante e sul paesaggio e possono creare vincoli alla nuova edificazione ed è quindi necessario tutelare la salute pubblica, la compatibilità ambientale e le esigenze di tutela dell'ambiente e del paesaggio” e , contestualmente, viene precisato che “la normativa vigente ha classificato la rete di telefonia mobile come un servizio ai cittadini facendola rientrare tra le opere di urbanizzazione primaria assimilandola ad opere di pubblica utilità anche data la larghissima diffusione della telefonia mobile”.
E' quindi avviato il percorso per “un piano comunale rigoroso ed attualizzato – si legge nell'atto- per la locazione e regolamentazione degli impianti di telefonia mobile quale vero e proprio atto che concorre alla pianificazione settoriale con l'amministrazione pubblica deve realizzare la gestione territoriale delle infrastrutture di telecomunicazione con l'obiettivo di conseguire la minimizzazione del rischio di esposizione alle fonti di inquinamento elettromagnetico, la pianificazione controllata, condivisa e sostenibile delle antenne SRB (stazioni radio base) sul territorio, con particolare attenzione alla tutela del paesaggio, dei centri abitati e dei luoghi sensibili, gestione del progresso della rete di infrastrutture TLC, controllo e regolamentazione dell'azione degli operatori telefonici sul territorio comunale, monitoraggio dell'attività di installazione di antenne sul territorio, incremento degli introiti comunali per l'allocazione delle nuove antenne sul suolo pubblico”.
Il tutto, come detto, a partire dalla presa dell'atto della “Valutazione del piano di organizzazione degli impianti di telecomunicazioni per telefonia mobile” dell'Università di Firenze, dando esplicito mandato al dirigente del settore tecnico di avviare una fare si consultazione con cittadini e associazioni al fine di garantire la massima diffusione e partecipazione.