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Turismo, Santanché: “Prima di decidere dobbiamo ascoltare chi lavora quotidianamente nel settore” In evidenza

di Anna Mori – Il Ministro del Turismo ha ribadito la disponibilità del Governo a supportare il turismo eliminando impedimenti che ostacolano chi vuole lavorare.

Questa mattina alla Conferenza Programmatica "Ripensare il turismo per costruire il futuro" era presente anche il Ministro Daniela Santanché che ha confermato che verrà istituita una cabina di regia presso il suo Ministero per dialogare con i protagonisti del turismo della Spezia e per capire come il Governo possa aiutare il territorio a non subire il turismo, ma ad organizzarlo meglio.

Un grande 2023 per il turismo – ha sottolineato Daniela Santanché - Credo che sarà l’anno del sorpasso rispetto ai dati pre-pandemia. Le prenotazioni per le vacanze di Pasqua confermano questo trend ed è proprio per questo che dobbiamo lavorare tutti insieme per cercare di risolvere due criticità. La prima la necessità di destagionalizzare il turismo e la seconda quella di formare tutti i lavoratori del settore. In Italia dobbiamo creare un corso universitario e una scuola di alta specializzazione che aiutino a formare meglio chi vuole lavorare nel turismo, settore che ritengo sia l’unica possibilità di quell’ascensore sociale che c’era un tempo. Il turismo è fatto da donne, da uomini e da servizi, per i giovani è una grandissima possibilità. Il Governo ha stanziato 28 milioni proprio per investire nella formazione”.

Come possiamo incentivare questo lavoro? – ha proseguito il Ministro Santanché - Un tema è quello della destagionalizzazione, più va avanti la stagione più stabilizziamo i lavoratori, ma è anche necessario che il Governo lavori per diminuire la tassazione sul lavoro, permettendo a fine mese salari più alti”. La Santanché ha spiegato di aver avuto un confronto con le Associazioni di Categorie che hanno evidenziato che oggi mancano 50.000 persone nell’organico del turismo. “Dobbiamo imparare ad ascoltare chi lavora nel settore e le Associazioni di Categoria. Questa è la sfida più grande che abbiamo davanti: fare squadra lasciando fuori le rivalità, lavorare insieme, associazioni di categoria e istituzioni, imparare, prima di decidere, ad ascoltare chi il lavoro lo fa e non avere la presunzione di decidere senza sentire i consigli, le modalità, i tempi di chi invece tutte le mattine lavora, e insieme decidere quali sono le decisioni migliori da prendere”.

Il Ministro Santanché ha espresso la necessità di fare squadra affinché La Spezia diventi una vera e propria destinazione turistica. “Le crociere sono fondamentali, alla Spezia è stato registrato un aumento assoluto, ma dobbiamo lavorare affinché i crocieristi rimangano sul territorio, immaginando nuove offerte turistiche, la città non deve essere territorio di passaggio, ma una vera e propria destinazione. Il Golfo dei Poeti nei primi anni del novecento era una destinazione. Non c’è un poeta inglese, francese, senza parlare di Dante che è passato da qui. E poi abbiamo il mare che è da sfruttare di più. Alla Spezia siete fortunati ad avere un Golfo molto protetto. Dobbiamo utilizzare di più il mare sia in termini di trasporto turistico che di offerta”.

Sulla gestione dei grandi flussi Daniela Santanché ha aggiunto: “Non dobbiamo subire il turismo ma organizzarlo, offrendo proposte turistiche alternative, pensiamo ad esempio a tutti i castelli del comprensorio, il problema è che non sono in rete. Abbiamo le fortezze militari che sono assolutamente interessanti: anche in questo caso dobbiamo metterle in rete. Credo che non bisogna solo fermarsi a quello che è il turismo delle Cinque Terre, ma dobbiamo offrire più opportunità turistiche, anche per risolvere il problema del sovraffollamento, che va a rovinare l’equilibrio del nostro ecosistema”.

Il Ministro ha sottolineato che il Governo ha fatto il possibile per aiutare le Agenzie di Viaggio, perché sono tra gli operatori che durante il periodo del Covid hanno pagato il prezzo più alto. “Il turismo deve anche vedere eliminati quei lacci e lacciuoli che impediscono di lavorare a chi ha voglia di fare. Oggi farò un appello ai Sindaci perché ci sono delle regole che dobbiamo vedere in altra luce. Penso ad esempio all’obbligatorietà delle aperture e chiusure degli stabilimenti balneari: l’anno scorso, nonostante il tempo meraviglioso di ottobre, non si poteva tenere aperti gli stabilimenti balneari. Penso ai Sindaci che vogliono limitare le feste sulla spiaggia. Ma perché non lasciamo lavorare chi vuole lavorare, servirebbe molto a destagionalizzare e dare più stabilità ai lavoratori del turismo”. La missione del Governo, ha spiegato il Ministro Santanché, è quella di non disturbare chi vuole lavorare, di togliere leggi e di avere come sempre buon senso perché troppe volte alle imprese si impongono impedimenti che non le fanno espandere come invece sarebbe giusto potessero fare. “In una nazione come la nostra, in cui l’industria del turismo dovrebbe essere la prima del paese, sono decenni che si parla del turismo come petrolio dell’Italia, poi invece la politica poche volte è stata consequenziale. La grande sfida del Governo è quella di fare del turismo la prima industria della nazione”.

In merito ad alcune misure del Governo in favore del settore turistico, il Ministro Santanché ha fatto presente che “Il primo provvedimento che ho preso una volta nominata, è stata quello di detassare le mance ai camerieri, oggi la tassazione è pari al 5%. Abbiamo messo a disposizione 1 miliardo e 380 milioni per le strutture ricettive: i target si sono alzati e la nostra offerta turistica deve essere sempre più di qualità. Per cui erano necessarie risorse perché le strutture ricettive potessero ammodernarsi, ristrutturare, cambiare l’arredamento, efficientarsi dal punto di vista energetico, eliminare le barriere architettoniche. Abbiamo messo a disposizione 18 milioni per progetti sulla montagna, un tema importante per il turismo”.

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