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I più grandi conquistatori della storia e il loro impatto sulla cultura moderna

Oggi parleremo proprio di questi uomini, scopriremo alcuni dei più grandi conquistatori della storia antica e moderna.

La storia dell’uomo, dall’antichità a oggi, è stata caratterizzata da innovazioni epocali, passi avanti nelle tecnologie, nella cultura e nel sapere. Ma soprattutto dalle imprese di grandi uomini che, con il loro coraggio, le loro visioni e le grandi ambizioni hanno segnato il passaggio da un’epoca all’altra. Oggi parleremo proprio di questi uomini, scopriremo alcuni dei più grandi conquistatori della storia antica e moderna e capiremo come le loro gesta continuano a caratterizzare, ancora oggi a secoli di distanza, la cultura moderna e contemporanea.

L’impatto che le imprese dei conquistatori hanno avuto sulla cultura odierna è indubbio. Basti pensare a film come Aguirre, Alexander e Mongol, oppure a videogiochi più o meno moderni come Oriental Empires: Genghis, dedicato al temibile Gengis Khan, e ai vari titoli che trattano le imprese di Alessandro Magno.

O ancora alle imprese di Gonzalo Pizarro, che, insieme al più noto fratello Francisco, conquistò il Perù insieme a poche centinaia di uomini. Gonzalo fu famoso, oltre che per la conquista, anche per la ricerca di Eldorado, impresa che è possibile rivivere anche in Gonzo’s Quest, slot machine che ci porta alla caccia del tesoro fra giungle, foreste e antiche città.

Quando parliamo di condottieri e conquistatori, però, il primo nome che viene in mente è quello di Caio Giulio Cesare, ovvero dell’uomo che trasformò l’antica Roma in un vero e proprio impero. Di Cesare sono famose le campagne nelle Gallie e la conquista dell’Inghilterra (a quei tempi Britannia), oltre alla guerra civile che lo vide contrapposto a Pompeo; ma soprattutto le innovazioni militari che portarono l’arte bellica a un livello mai visto in precedenza e che possiamo ripercorrere nelle sue opere letterarie più note, il De Bello Gallico ed il De Bello Civili. La sua traccia nella cultura contemporanea è ancora ben visibile, sia a livello ludico che cinematografico. Basti pensare a Caesar, videogioco che ha assunto i contorni di cult nella comunità videoludica internazionale e che è stato più volte inserito tra i migliori 100 titoli di sempre per PC, oppure alla vasta filmografia a lui dedicata che inizia addirittura nel 1909 e arriva fino all’alba del millennio successivo.

Incredibile, in epoca decisamente più recente, anche l’epopea di Napoleone Bonaparte, probabilmente l’ultimo grande conquistatore della storia e l’uomo che passò nello spazio di una notte da tenente a generale. Di Napoleone sono famose le innovative strategie militari che lo portarono a mettere sotto il dominio francese gran parte dell’Europa, alcuni paesi africani e addirittura la Siria, e battaglie epiche come Jena, Austerlitz o come la celeberrima Waterloo. A segnare la sua fine fu la sventurata campagna in Russia ma le imprese di Bonaparte sono oggi immortalate in moltissimi videogiochi tra cui citiamo Napoleon: Total War, March of The Eagles e Scourge of War: Waterloo del 2015. Lunghissima anche la lista di film incentrati sulla vita del francese tra cui spicca Monsier N. del 2003, bellissima pellicola anglo-francese che narra i suoi ultimi anni di vita.

Facciamo un passo indietro per parlare di una delle imprese più rapide e iconiche della storia: la conquista, in appena due anni dal 1519 al 1521, del Messico e dell’impero Azteco da parte dello spagnolo Hernán Cortés. Cortés iniziò la sua opera di espansione partendo dalle Antille con un piccolissimo esercito composto da appena 11 imbarcazioni, 500 uomini, pochi cavalli e una decina di cannoni. Una volta sbarcato in Messico costruì la città fortezza di Veracruz e da lì si mosse nel cuore del centro America fino ad arrivare alla capitale azteca dove, rinforzato l’esercito con soldati provenienti dalle popolazioni della regione, fece arrestare l’imperatore Montezuma II. Oggi Cortés è protagonista di molti videogiochi (tra cui Civilization, Pirati dei Caraibi e Shadow of the Tomb Raider), ma soprattutto di una delle serie TV più attese e mai realizzate di sempre: quella che avrebbe visto Javier Bardem nei panni del conquistatore e alla produzione mostri sacri come Steven Spielberg e Justin Falvey.

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