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Presentato dalla Camera di Commercio il bilancio del primo anno di lavoro del nuovo Consiglio In evidenza

di Anna Mori – Il Presidente Enrico Lupi: “Vogliamo che le imprese trovino una sempre maggior fruizione di servizi e prodotti e che la Camera di Commercio diventi veramente la loro casa”


La Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona taglia il traguardo del primo anno del nuovo mandato. Oggi, nella sede della Spezia, il Presidente Enrico Lupi, affiancato dal vicepresidente vicario Davide Mazzola e dal segretario generale Marco Casarino, ha tenuto la conferenza stampa di fine anno, per tracciare il bilancio di questo primo periodo di attività della nuova consiliatura camerale.


Il Presidente Lupi ha voluto comunicare non solo la visione dell’ente camerale, ma anche tracciare un consuntivo e le prospettive future. “La Camera di Commercio Riviere di Liguria – ha esordito Lupi – rappresenta circa centomila imprese che vanno da Ventimiglia a Sarzana e che presentano peculiarità di assoluto valore: dal 2016, anno della fusione dei tre precedenti enti camerali ad oggi, si è lavorato per armonizzare e non spersonalizzare le tre realtà di Imperia, La Spezia, Savona. Voglio esprimere la mia soddisfazione per questo primo anno della nuova consiliatura – ha aggiunto il Presidente – e su come il Consiglio e la Giunta, espressioni della voce delle imprese nei tre territori di competenza dell’Ente, – abbiano lavorato con la massima coesione e unità di intenti per mettere a sistema le vocazioni dei tre territori e scambiare le buone pratiche allo scopo di rendere l’Ente camerale modello di eccellenza e interlocutore autorevole per le imprese, i territori, le istituzioni”.


Lupi ha sottolineato come la Camera di Commercio grazie anche alla coesione tra i propri organi intenda dare sempre maggiori servizi e valore alle imprese attraverso una continua e proficua collaborazione con le Associazioni di Categoria e le Istituzioni ed ha poi descritto alcune linee programmatiche. In particolare l’esternalizzazione e compartecipazione con le Associazioni di Categoria per l’erogazione di alcuni servizi quali la firma digitale e lo SPID, in modo che gli sportelli dell’Ente Camerale si moltiplichino presso gli sportelli delle Associazioni di Categoria che hanno sottoscritto con l’Ente Camerale delle convenzioni per poter fornire gratuitamente questi servizi. E’ un uovo passo che la Camera di Commercio ha voluto realizzare affinché le imprese trovino una sempre maggior fruizione di servizi e prodotti.


Un’ulteriore linea perseguita dagli organi camerali è quella di valorizzare il patrimonio immobiliare esistente. “Ogni sede camerale ha un patrimonio immobiliare a vario titolo, modo e forma – ha dichiarato Enrico Lupi - ma l’orientamento dei nostri organi è quella di dare valore e smobilizzare gli asset non più perseguibili come redditività tesaurizzando allo scopo di creare valore da destinare al sostegno delle imprese e a rendere più efficienti i servizi della Camera”.


Il vicepresidente Mazzola ha invece espresso la volontà dell’Ente di potenziare sia i servizi tradizionali di supporto alle imprese - come il Registro delle imprese e la certificazione - sia quelli più innovativi come gli strumenti per la digitalizzazione delle aziende, anche grazie alle sinergie attivate con le associazioni di categoria del territorio. “La Camera di commercio deve essere percepita come strumento sempre pronto a sostenere le esigenze del territorio e a mettere in campo le migliori competenze e professionalità. A noi tocca anche di più svolgere l’attività verso imprese e cercare di mantenere e di dare il massimo supporto alle loro iniziative”, ha dichiarato Mazzola che ha voluto sottolineare l’impegno e i risultati conseguiti dall’Ente nel 2022: “Sul territorio spezzino sono state realizzate numerose iniziative promozionali a sostegno delle aziende, come Liguria da bere per la valorizzazione delle eccellenze vitivinicole e il progetto Mille e una notte con il Comune capoluogo con l’obiettivo di destagionalizzare l’offerta turistica della città. Abbiamo lavorato in squadra con le Associazioni di Categoria e le Amministrazioni Pubbliche e questa modalità di lavoro sta portando ottimi risultati”.


Concetti ripresi anche dal Segretario generale Marco Casarino che, nell’illustrare i principali dati statistici ed economici fondamentali dell’economia spezzina, ha posto l’accento sulle proficue collaborazioni della Camera con le associazioni di categoria e le altre istituzioni, in primo luogo la Regione Liguria e Camera di commercio di Genova. “Il tratto caratteristico del lavoro svolto in questo ultimo anno può essere sintetizzato nel concetto ‘Camera di Commercio connessioni per le imprese’. L’Ente Camerale vuole essere proprio uno strumento di connessione a favore delle imprese, non chiudendosi al proprio interno. Il punto di partenza è la totale collaborazione tra la struttura, il Presidente, la Giunta e il Consiglio. La Camera di Commercio è il primo ente che ha approvato il bilancio 2023 dimostrando capacità di pianificare, decidere e fare. La ritrovata sinergia interna alla camera è diventata anche sinergia tra la Camera e le Associazioni, la collaborazione stretta con la consorella Camera di Commercio di Genova, il rapporto stretto con le Istituzioni e con la Regione con cui la Camera di Commercio collabora per i ristori e i danni alluvionali”.
Casarino ha poi aggiunto: “I dati testimoniano che quando Camera di Commercio si esprime sul territorio e identifica qualche suggerimento e proposta lo fa sulla base di un’analisi seria e ponderata della situazione economica partendo da dati oggettivi che vengono monitorati continuamente”.


Quattro sono i capitoli considerati per l’illustrazione dei dati da parte del Segretario Generale Marco Casarino: demografia, imprese, lavoro e reddito.


Alcuni dati presentati risentono del fatto che veniamo da tempi molto particolari e straordinari. A fronte di una tenuta demografia della nostra provincia, le imprese sono calate leggermente ma è aumentato il numero degli addetti. Alcune attività hanno risentito dei cambiamenti positivi legati in particolare all’arrivo di flussi turistici: stiamo parlando di cifre in aumento di circa il 40% tra presenze e arrivi. Grande attenzione si è rivolta, quindi, alla ricettività, al turismo e alla ristorazione, ambiti in cui si è registrato il maggiore incremento di addetti con cifre intorno al 15%.


Per quanto riguarda la demografia il senso è che continua la contrazione dell’andamento della popolazione in Liguria (-0,3%) e alla Spezia (-0,3%), meno nel Nord-Ovest (-0,1%) e in Italia (-0,2%). Questo è frutto della contrazione dei flussi migratori e dell’andamento della popolazione per quanto riguarda l’età: in Liguria l’età media è pari a 48,7 anni, alla Spezia 48,3 mentre a livello italiano è 45,4 e in Europa 43,9. Siamo la regione più anziana d’età dove l’indice di vecchiaia rispetto all’UE è significativamente più alto, 245,7 contro 138,4.


In merito alle imprese, a fronte di una contrazione tra gennaio e settembre del numero di imprese del -1,3%, si è avuto un aumento del numero di addetti nei settori considerati: manifatturiero +4,5%, costruzioni +7,5%, commercio +2,5%, servizi turistici, alloggi e ristorazione + 17,6%, servizi alle persone +2%. L’unico settore che ha mostrato una contrazione è quello dei servizi alle imprese con -0,7%.
Molto elevata la percentuale dell’aumento degli arrivi turistici alla Spezia (+48%) e in Liguria (+42%) e delle presenze (+38,1% alla Spezia e +32,6% in Liguria).


Sul capitolo lavoro, il settore che ha registrato una maggior domanda lavorativa è rappresentato proprio dal settore dei servizi turistici, alloggio e ristorazione con il 30% circa.
Infine per quanto riguarda il reddito, dopo anni di inflazione molto bassa, ci ritroviamo improvvisamente davanti ad un’inflazione a due cifre 11,7% a cui non eravamo abituati a prima del 2000. L’aumento dell’inflazione di fondo sarebbe abbastanza controllabile con un 3,7%, il grosso dell’aumento è legato all’inflazione acquisita, ovvero determinata da fattori esterni quali l’aumento delle risorse energetiche e materie prime con un aumento dei costi per le Famiglie Operai Impiegati (indice FOI) pari all’11,5%, un tendenziale dell’11,8% e il congiunturale dello 0,5%. Qui è impossibile fare previsioni, anche se la fiammata sembra essersi un po' esaurita. Nello specifico gli aumenti legati alle risorse energetiche sono del 67,3% rispetto a novembre 2021, quelli dei beni il 17,5% e dei servizi il 3,8%.


Alcuni dati infine sul reddito disponibile pro capite delle famiglie: la nostra provincia non ricade tra quelle che hanno il massimo dell’incidenza del reddito pro-capite ma in una posizione intermedia con redditi medi compresi tra 17.000 e 20.000 euro con una variazione del +1% rispetto al 2019.

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