Ma gli allarmi lanciati dal SUNIA e dalle altre organizzazioni sindacali in questa direzione sono caduti nel vuoto di una politica abitativa fatta solo di annunci e di tagli anche ai pochi ed insufficienti ammortizzatori sociali presenti nel settore abitativo.
La scelta politica di sostenere la proprietà della casa come unica soluzione abitativapossibile ha costretto le famiglie ad indebitarsi molto spesso oltre le loro capacità di spesa, contraendo i consumi ed esponendole ai rischi di perdere la casa, come purtroppo sta avvenendo, in momenti di crisi acuta come quella che stiamo vivendo.
E' quello che ormai si vive in modo sempre più frequente.E' di questa mattina la richiesta pervenutaci da un proprietario di casa che con grandi sacrifici ha affrontato l'acquisto accollandosi un mutuo e che ora non è in grado di affrontare la spesa condominiale derivante dal rifacimento del tetto e della facciata.
Nel campo della locazione la liberalizzazione senza regole del mercato dell'affitto ha fatto il resto: i canoni insostenibili da un lato hanno spinto chi pensava di riuscire a pagare un mutuo ad indebitarsi con le banche e dall'altro hanno prodotto livelli abnormi di sfratti per morosità per quelle famiglie che non hanno neanche la possibilità economica di presentarsi in Banca.
Di fronte a questa realtà risulta ridicola l'affermazione dell'ABI sulla solidità finanziaria delle famiglie italiane che sosterrebbero il peso dei mutui senza particolari problemi, citando come dato a sostegno solo le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti.
Il lavoro e la casa sono ormai priorità nazionali che non si risolvono con bandierine ideologiche ed annunci ma con atti concreti, negli ultimi anni di annunci ne abbiamo sentiti tanti, di atti concreti pochi e tutti negativi.
La Spezia 28 giugno 2012
Franco Bravo
Segretario Generale Sunia La Spezia