Il calcio di Serie A, quello più prestigioso d'Italia, è la vetrina più scintillante per uno Spezia che da pochi anni si è abituato a vivere in questo nuovo ambiente, e con tanto merito. La compagine ligure, oggi una delle più virtuose del campionato tricolore per come punta allo sviluppo di calciatori in erba, è ormai alla sua terza annata di fila nel massimo campionato nostrano, e se è arrivata qui in pianta stabile è merito anche di due allenatori capaci e con le idee chiare.
Si tratta di Vincenzo Italiano e Thiago Motta, i quali hanno usato la panchina dello stadio Alberto Picco come trampolino per le proprie carriere.
Italiano, nato in Germania de genitori siciliani, ha giocato da centrocampista centrale, ruolo dal quale si è poi ispirato per diventare un allenatore che predilige il possesso di palla e un calcio offensivo basato sul modulo 4-3-3. Osannato da tantissimi addetti ai lavori, tra i quali l'ex attaccante viola della Fiorentina Nuno Gomes, l'attuale tecnico della squadra toscana ha avuto nel club spezzino il palcoscenico ideale per farsi notare. Eletto suo erede da Zdenek Zeman per la sua voglia di fare spettacolo, il nativo di Karlsruhe ha prima contribuito a un'importante e storica promozione degli aquilotti in Serie A e poi è stato l'artefice di una salvezza arrivata proponendo un calcio sempre propositivo.
Dopo la sua esplosione in Liguria, ecco arrivata l'offerta di una Fiorentina in ripresa e che punta a tornare ad alti livelli quanto prima. L'abilità di Italiano nell'esaltare i giocatori offensivi si è rivelata assoluta quando ha avuto a disposizione un centravanti come il serbo Dusan Vlahovic, attualmente ultimo in classifica per il Pallone d'Oro da quanto ci indicano oggi le quote delle scommesse sportive più aggiornate. Dopo il grande apprendistato allo Spezia, durante il quale si tolse la soddisfazione di battere squadre solide come il Napoli e il Milan, Italiano è pronto adesso a dimostrare in una piazza come Firenze di poter essere un tecnico capace di vincere dando spettacolo sia in Italia sia in Europa.
Dopo Italiano, a la Spezia è arrivato un certo Thiago Motta, un calciatore dal curriculum scintillante e capace di vincere tantissimo ovunque abbia giocato. Componente dell'Inter del triplete, vinto nella stagione 2009-10 agli ordini di José Mourinho, come allenatore l'italo - brasiliano si è sempre distinto per cercare anch'egli il gioco palla al piede e delle trame interessanti e offensive. Attualmente tecnico del Bologna, Motta è stato anch'egli capace di sfruttare la vetrina del Picco per farsi le ossa e far capire a tutti di che pasta fosse fatto.
Come Italiano è riuscito anche lui a portare a casa gli scalpi di Napoli e Milan, e dopo un periodo nel quale ha rischiato l'esonero è riuscito a dare fiducia ai suoi uomini fino a ottenere la salvezza, un risultato molto importante. Il suo passaggio al Bologna, una società storica del calcio italiano, è la testimonianza di quanto di buono fatto in un club come lo Spezia, dove gli allenatori vengono lasciati liberi di lavorare ed esprimersi al meglio.