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Tabagismo in aumento in Italia: le regioni dove si fuma di più

Numeri così alti non si registravano dal 2006.

Il fumo è un vizio che accompagna gli italiani da molto tempo ormai, con un numero di fumatori in costante aumento. Questo dato è particolarmente preoccupante perché il fumo può portare a diverse malattie, oltre ad una serie di controindicazioni a livello sociale. Nonostante ciò, molte persone continuano a fumare, spesso senza rendersi conto dei pericoli che comporta per la propria salute. Vediamo dunque di approfondire i dati e di scoprire quali sono le regioni dove si fuma di più.


Il numero dei fumatori in Italia è in aumento

Negli ultimi anni, il numero di fumatori in Italia è aumentato in modo esponenziale. Questo dato coinvolge anche gli adolescenti, peggiorando una situazione già grave. L'impatto del lockdown e della pandemia è stato determinante per favorire il boom dei fumatori nella Penisola, a causa del grande nervosismo legato ad un periodo molto particolare. Ad oggi, stando alle ultime rilevazioni dell'Istituto superiore di sanità, nella Penisola un italiano su quattro (o quasi) fuma, per un totale di oltre 12 milioni di tabagisti.

Numeri come questi non venivano registrati da molti anni, precisamente dal 2006, e ovviamente devono accendere un campanello d'allarme, per via delle tante conseguenze negative del tabagismo. Naturalmente quando quello del fumo diventa un vizio radicato, è difficile poi farne a meno, dato che si diventa dipendenti. Liberarsi della sigaretta, infatti, non è cosa da tutti ma ci sono comunque diversi metodi per smettere di fumare, alcuni dei quali più rigidi, altri più graduali. Si parla ad esempio delle sigarette elettroniche o del classico cerotto alla nicotina, ma esistono anche dei centri specializzati che accolgono le persone che non riescono a smettere di fumare senza un aiuto professionale.


Quali sono le regioni dove si fuma di più?

Se guardiamo i dati regione per regione, è evidente che ci sono alcune aree della Penisola dove il fumo è più diffuso. In particolare, secondo gli ultimi dati, regioni come la Campania e l'Umbria superano le medie nazionali, con punteggi intorno al 28.0 o al 27.8. Male anche altre regioni come l'Abruzzo, il Molise e l’Emilia-Romagna.

Se invece si parla delle regioni tricolori al di sotto delle medie, dunque promosse, troviamo le Marche (la più virtuosa in assoluto), la Puglia e il Friuli-Venezia Giulia. Un dato positivo è il seguente: rispetto al recente passato, le regioni più grandi della Penisola hanno messo a registro un calo dei fumatori. Ciò non toglie comunque che le medie nazionali sono in forte rialzo, e ciò serve per sottolineare la necessità di intervenire. Naturalmente sta al fumatore decidere se smettere o meno ma, date le conseguenze sia economiche sia a livello di salute, meglio farlo il prima possibile.

 

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