A circa due anni dall’approvazione del nuovo regolamento che disciplina i suoli pubblici in concessione alle attività di somministrazione di cibo e bevande di Piazza Garibaldi, l’amministrazione comunale passa al piano attuativo. Il progetto unitario prevede non solo la rivisitazione della localizzazione e dell’estensione delle superfici dei suoli pubblici all’interno di Piazza Garibaldi, ma anche gli elementi di arredo delle attività che vengono codificati in modo preciso e definitivo in modo da rendere l’aspetto della piazza più decoroso e pulito.
Da molti anni infatti si poneva il problema dell’eccessivo insediamento di tavolini sulla piazza che non lasciavano più intravedere le tipiche facciate liguri dei palazzi e soffocavano i monumenti presenti nello spazio come quello intitolato a Garibaldi, inghiottito tra un’attività ed un'altra.
Per tornare a dare prestigio e qualità alla piazza maggiore del paese che lo rende unico ed è considerata la cartolina del golfo dei poeti, l’amministrazione Paoletti ha varato un nuovo regolamento nel luglio 2020, per determinare nuove concessioni e nuove regole di arredo urbano, che sarebbe dovuto entrare in vigore il primo maggio di quest’anno. Le restrizioni per gli esercenti legate alla pandemia da un lato e le difficoltà economiche delle attività dall’altro hanno fatto sì che al primo maggio, nulla fosse cambiato.
Con una ordinanza sindacale dello scorso 29 aprile, l’amministrazione posticipa al 10 maggio la scadenza per la richiesta delle nuove concessioni e la nuova delimitazione degli spazi che si affacciano sulla piazza; ed al 30 ottobre l’obbligo di adeguamento alle nuove regole per l’arredo urbano.
Le nuove regole principalmente prevedono: che ci siano tra i due e i cinque metri di distanza tra le nuove concessioni e le facciate e che devono escludere portoni e finestre dei palazzi retrostanti; che in inverno le attività chiuse dovranno togliere gli arredi e non accatastarli sulla piazza. Addio agli ombrelloni che superino i 3,30 metri di altezza e che abbiano mantovane più basse di 2,20mt da terra; fuori regolamento anche le paratie laterali amovibili che superino gli 0,80 cm di altezza da terra. Vengono definiti materiali e colori degli arredi che dovranno essere di qualità come legno, metallo o materiale plastico di prestigio o tessuto nel caso delle sedute delle sedie, di colori chiari e non dovranno riportare pubblicità. Nell’area destinata alla somministrazione, è in valutazione la possibilità che le concessioni debbano avere una pedana realizzata con materiali idonei ed igienici anche se facilmente amovibili; al bando anche le insegne luminose.
In questi giorni, un tecnico incaricato dagli uffici comunali si occuperà di misurare e delimitare le nuove concessioni per dare seguito alla prima fase di scadenze del 10 maggio. Chi non presenterà nuova richiesta di concessione, non avrà il suolo pubblico. Sulla scadenza del 30 ottobre, le attività avranno il tempo necessario per fornirsi di nuovi arredi conformi al regolamento. Chi volesse passare dal dehors aperto a quello chiuso, o apportare modifiche significative alla propria concessione dovrà presentare progetto unitario che verrà vagliato dagli uffici competenti.
“La volontà con questa normativa è quella di dare dignità e visibilità tanto alla Piazza che alle attività che vi si affacciano. Come in qualsiasi località turistica al mondo, le attività commerciali danno vita e folclore ai paesaggi, ma devono essere in armonia con il contesto, dare il senso di ordine e pulizia e contribuire alla valorizzazione del territorio. Con questo provvedimento andiamo incontro alle richieste di molti anni dei nostri concittadini e sono certo che incontreremo anche il favore della attività a cui si offre la possibilità di migliorare la loro offerta” commenta il sindaco Leonardo Paoletti.