Gli NFT sono senza ombra di dubbio uno dei beni più desiderati dagli investitori, se si parla di finanza e/o di trading online. L’acronimo NFT sta per “non fungibile token” (che, in italiano, può venire tradotto con “token non fungibile”) e fa riferimento a una delle ultime invenzioni figlie della blockchain. La blockchain, a sua volta, è quell’insieme di tecnologie che, nel giro degli ultimi anni, hanno rivoluzionato il mondo della finanza. Grazie alla blockchain infatti sono esplose criptovalute come Bitcoin, Ripple ed Ethereum. Grazie alla blockchain è diventato possibile effettuare transazioni veloci e sicure, senza il bisogno dell’intermediazione di enti esterni.
La blockchain ha dunque reso possibile l’inizio della cosiddetta “finanza decentralizzata”: un paradigma che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe portare gli investitori a non avere più bisogno dei broker. Come detto, tra i token del momento ci sono gli NFT, caratterizzati dall’impossibilità di essere riprodotti. Per capire come comprare nft è possibile leggere la guida dedicata realizzata dagli esperti d Tradingtop.it, che spiega il funzionamento di questi token e quali sono le operazioni necessarie per acquistarli.
Dalla blockchain alla criptovaluta
Come già anticipato in precedenza, la blockchain è una tecnologia, o meglio è un insieme di tecnologie che hanno reso possibile lo sviluppo di transazioni sicure e veloci in internet. Da un punto di vista appena più tecnico, la blockchain è un registro digitale che si articola all’interno di catene di blocchi: non a caso, il termine inglese “blockchain”, può venire tradotto in italiano proprio come una “catena di blocchi”. Ogni blocco contiene informazioni relative a una transazione e ogni blocco è collegato sia al precedente che al successivo.
Ma non solo: le transazioni della catena sono immodificabili e incancellabili. Infatti è impossibile intervenire su un singolo blocco senza compromettere l’intera blockchain. Veniamo ora alla criptovaluta: un bene digitale che utilizza la blockchain come database e che, inoltre, è protetto dalla crittografia. La criptovaluta è dunque una valuta digitale nascosta: una valuta invisibile a tutti coloro che non siano dotati di una specifica chiave di accesso. D’altronde la crittografia è una disciplina che nasce proprio con l’obiettivo di nascondere (e, di conseguenza, di proteggere) beni o messaggi considerati di grande valore.
Dalla criptovaluta agli nft
Arrivati a questo punto, non resta che capire quale sia la differenza tra criptovaluta, token e NFT. Per farlo, bisogna comprendere come, col passare degli anni, le diverse crypto siano diventate molto più che semplici rappresentazioni digitali di valore. Al giorno d’oggi le criptovalute sono ecosistemi complessi. Si pensi, in tal senso, a Ethereum: un vero e proprio mondo virtuale, che permette scambi di beni, ma anche tantissime altre operazioni. Ebbene, i token sono le “monete” che vengono utilizzate nelle criptovalute: gettoni virtuali che possono venire scambiati direttamente, ma che possono anche venire utilizzati per acquistare servizi differenti.
I token, per loro natura, sono “fungibili”, ovvero sostituibili, esattamente come le monete: ciò vuol dire che due token di pari valore sono identici l’uno all’altro. Al contrario, gli NFT presentano caratteristiche uniche e irriproducibili: da questo punto di vista dunque sono molto più simili alle opere d’arte che alle monete o alle valute. Non a caso, ultimamente è stato presentato un progetto che ha coinvolto undici artisti nella creazione di NTF partendo da alcune frasi dell’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. Questo dimostra come il successo dei Non Fungible Token non intenda arrestarsi ma, anzi, inizi a coinvolgere un numero sempre maggiore di persone.