“Il tempo è scaduto: per l’autotrasporto italiano è ormai emergenza nazionale”. I livelli di prezzo raggiunti dal gasolio sanciscono una vera emergenza. A lanciare un allarme senza se e senza ma è il Presidente di Confetra Liguria, Alessandro Laghezza, che denuncia l’assoluta insostenibilità dei rincari nel prezzo del gasolio destinati a provocare una vera e propria moria di imprese e il blocco dei servizi. “Se infatti già alla fine della settimana scorsa a far scattare l’allarme era stato – sottolinea Laghezza – Trasportounito invocando interventi immediati per poter far fronte a questa situazione, l’aggravarsi del conflitto in Ucraina e i conseguenti e ulteriori aumenti nel prezzo del carburante rendono questi interventi indifferibili”.
Secondo il Presidente di Confetra Liguria, una possibile soluzione potrebbe consistere nell’introduzione del fluel surcharge, un meccanismo analogo a quello che si applica nel trasporto marittimo e che consente l’adeguamento automatico delle tariffe di trasporto ai prezzi del gasolio.
E per Laghezza, con la stessa metodologia di intervento, deve essere introdotto al più presto un congestion surcharge, (anche questo una misura mutuabile dal settore marittimo), che consentirebbe al mondo dell’autotrasporto di far fronte alle situazioni di aggravio dei costi causate da tutte le condizioni di disagio, frutto ad esempio degli ingorghi autostradali o dalle code ai varchi portuali, che affliggono da tempo il settore sia in Liguria che nel resto d’Italia.
Per il Presidente di Confetra Liguria è necessario parallelamente promuovere con forza il potenziamento del trasporto intermodale e in quest’ottica – sottolinea – va accolto favore con favore l’inserimento del finanziamento per la galleria di valico della Ferrovia Pontremolese nel ‘Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci’ approvato la scorsa settimana in commissione Trasporti alla Camera. “Un passo importante verso una soluzione al problema della mobilità delle merci da e per i porti liguri, che, e non va dimenticato, dipende a stragrande maggioranza dal funzionamento dell’autotrasporto”.
“Nascondere la testa sotto la sabbia – prosegue Alessandro Laghezza – non serve a nulla perché il rischio più volte adombrato di una paralisi del sistema è oggi reale. E In questo momento di emergenza – conclude – auspichiamo che il mondo Confetra faccia quadrato e rimanga unito, perché è interesse di tutto il sistema logistico che l’autotrasporto continui a funzionare non solo per garantire la sopravvivenza di tante aziende che ne fanno parte, ma anche e specialmente per garantire il corretto funzionamento dell’intera catena logistica”.