"La percorrenza alternata di ponti e viadotti con cui la Provincia ne sta regolamentando il transito, sembra essere diventata prassi consolidata. Beverino, Castiglione Vara e Piano di Madrignano vantano questo triste primato con l'unica responsabilità di condividere le asperità di un territorio legato simbioticamente al proprio fiume".
A dirlo sono Marco Simoncini, delegato Confcommercio Beverino e Giampaolo Zolesi, presidente della media e bassa Val di Vara. "Da qualche tempo, infatti, la carreggiata delle infrastrutture in questione, è stata riconvertita a un unico senso di marcia previo l'utilizzo di semafori. Parliamo di costruzioni che mostrano l'usura del tempo e legittimano la cautela messa in atto dall'Ente provinciale al fine di salvaguardare la sicurezza degli utenti. Quello che però si chiedono gli abitanti, i lavoratori e i titolari di pubblici esercizi e attività commerciale, è conoscere i tempi di questa parziale inagibilità.
Nella fattispecie, quello che spaventa di più, è l'idea che la soluzione adottata rimanga quella definitiva. La carenza sistematica di fondi a disposizione dell'Ente preoccupa i cittadini e le attività commerciali in virtù di quello che successe nel 2018 al ponte che collega Beverino con la frazione di Cavanella, che venne chiuso totalmente al traffico per otto mesi e che ancora oggi, nonostante la parziale riapertura a senso alternato, preclude il transito a mezzi pesanti. In questi giorni – proseguono Zolesi e Simoncini - si stanno infittendo le voci che anche nel territorio di Brugnato, ci sia la volontà di adottare lo stesso tipo di soluzione per le strutture a rischio. Chiediamo alla Provincia di chiarire la propria posizione in merito e fornire tempistiche certe per il ripristino della normale viabilità. Ci preme sottolineare che al disagio della popolazione, fanno seguito anche le pesanti ripercussioni subite dalle molteplici attività dei territori interessati".