I finanziamenti a disposizione per far fronte agli ammortizzatori sociali continuano a essere insufficienti, nonostante il recente decreto di riparto dell'ultimo stanziamento governativo di 550 milioni.
"Siamo alla metà di quanto avevamo lo scorso anno, tenuto conto del notevole incremento di richieste registrato nel 2013", spiega l'assessore al Lavoro Enrico Vesco, che ha detto di "aver trovato nella delegazione dei parlamentari "piena condivisione, appoggio e sostegno per avere dal governo risorse aggiuntive e in tempi certi". All'incontro, lunedì 8 luglio in mattinata in Regione Liguria, erano presenti i parlamentari Anna Giacobbe, Luca Pastorino, Roberta Oliaro e Lorenzo Basso.
Lunedì 8 luglio la Regione Liguria ha autorizzato il pagamento degli ammortizzatori sociali per gennaio e febbraio 2013, con le nuove risorse darà il via a quelle di marzo e aprile. "Oltre, al momento non possiamo andare, né onorare impegni già sottoscritti, con procedure di cassa integrazione che arrivano fino a giugno", afferma Vesco.
Al momento la Regione Liguria ha disposizione 25 milioni di euro, a fronte degli oltre 63 necessari.
"La gravità della situazione - spiega l'assessore - è racchiusa nelle richieste pervenute dall'inizio del 2013 che si attestano a 31,6 milioni per la Cassa integrazione guadagni (752 aziende, 6758 lavoratori) e a 14,8 milioni per la mobilità (359 aziende, 724 lavoratori)". La Regione Liguria è stata ulteriormente penalizzata dall'obbligo di trasferire 24 milioni di euro del 2012 in un fondo nazionale per le regioni in difficoltà , senza poterli utilizzare nel 2013".
Con i parlamentari, Vesco ha sollevato anche il problema dei criteri di riparto che vedono la Liguria ulteriormente penalizzata "perché - ha spiegato - si mette in atto un criterio di riparto "storico" che non tiene conto che in Liguria la ricaduta della crisi si è verificata in tempi successivi ad altre regioni, con una conseguente crescita dei costi negli ultimi anni".
Note preoccupanti anche sul fronte dell'occupazione che in Liguria scende dell'1,3%, due decimi di punto percentuale in più rispetto al Nord Ovest. Gli occupati passano così dalle 628mila alle 620mila unità, una diminuzione che in termini di valori assoluti è ugualmente distribuita tra donne e uomini. Il numero dei disoccupati in Italia segnala un nuovo considerevole aumento, pari a 475mila unità (+17%), attestando il numero di chi cerca occupazione sulle 3.276.000 unità, con una crescita che coinvolge entrambe le componenti di genere e che pur avendo una picco al Nord è diffusa su tutto il territorio nazionale.
Il tasso di disoccupazione complessivo raggiunge il 12,8% e ben il 13,9% per quanto riguarda la componente femminile. La Regione Liguria segnala "come in questi momenti di crisi diminuisca il numero dei cosiddetti "scoraggiati", ossia quelle persone che pur essendo disponibili a lavorare non si impegnano nella ricerca di un'occupazione in maniera attiva e costante. Numero che in Liguria è in crescita di circa 7mila unità per effetto soprattutto della componente femminile.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga si è registrato negli ultimi anni un progressivo incremento del peso dell'erogato per la Regione Liguria sul totale nazionale passando dall'1,32% del 2010 al 2,60% del 2012 per la Cassa Integrazione Guadagni e dallo 0,72% del 2010 all'1,39% del 2012 per la mobilità (dall'1,21% del 2010 al 2,21% del 2012 per il totale degli ammortizzatori).
Analizzando l'andamento mensile delle richieste di ammortizzatori si osserva un picco nei mesi di dicembre 2012 e gennaio 2013: circa 21,8 e 20,2 milioni di euro per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni a fronte di una media mensile nel periodo gennaio 2012 – maggio 2013 di circa 6,5 milioni di euro e circa 9,6 e 7,0 milioni di euro a fronte della media di 3,7 milioni di euro nello stesso periodo.
In allegato, la lettera di Vesco ai parlamentari liguri.