Garantire la presenza dei servizi essenziali e di punti di ritrovo per i residenti e per i turisti anche in inverno, così da rendere vivibili i borghi in quei periodi dell’anno dove la presenza sul territorio è ridotta. “Lo scopo – ha detto l’assessore di Riomaggiore Marco Bonanini - è quello di offrire ospitalità e accoglienza anche nei periodi di bassa affluenza turistica, in modo da destagionalizzare il flusso dei visitatori il più possibile, ma anche di garantire ai residenti uno standard minimo di servizio. Sarà poi nostra cura stilare e rendere pubblico un calendario delle aperture, in modo tale che le strutture ricettive possano suggerire ai propri clienti i servizi di cui possono usufruire”. Per traguardare questo obiettivo, il Comune di Riomaggiore ha previsto di attuare il regolamento del canone patrimoniale di occupazione di suolo pubblico, già approvato dal Consiglio comunale lo scorso 31 luglio 2021, che impone a tutte le attività commerciali che aspirano a ottenere la concessione di suolo pubblico a garantire e comunicare all’ente comunale un periodo minimo di apertura invernale.
I pubblici esercizi e tutte le attività commerciali di vicinato che intendono usufruire della concessione di suolo pubblico dovranno stabilire in 60 giorni, anche non consecutivi, il periodo minimo di apertura tra il 1 novembre 2022 e il 28 febbraio 2023 e dovranno comunicare le date di apertura al Comune di Riomaggiore entro il 30 giugno 2022.
La mancata comunicazione del periodo di apertura invernale o il mancato rispetto dell’apertura comunicata nel periodo garantito comporterà la decadenza automatica della concessione rilasciata per l’anno 2022 e l’ulteriore sanzione del divieto di rilascio per l’anno 2023, così come previsto dall’art. 13 del regolamento.
“Già lo scorso anno avevamo inserito nel regolamento la necessità di legare il suolo pubblico alla disponibilità da parte delle attività commerciali di aprire anche in inverno – ha detto la sindaca Fabrizia Pecunia -. Nonostante ciò, in questi mesi abbiamo registrato ugualmente una carenza di bar e ristoranti aperti e quindi abbiamo ritenuto indispensabile inserire un periodo minimo di apertura, che abbiamo stabilito essere in 60 giorni. Auspichiamo che questo provvedimento ci consenta di risolvere una situazione spiacevole che si protrae da troppo tempo. Un segnale importante per residenti e turisti”.