I recenti chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate in merito agli adempimenti introdotti dal Decreto antifrode e la retroattività, anche se parziale del provvedimento, hanno gettato nel caos imprese, professionisti e cittadini colpiti dall’ennesima norma che interviene in corso d’opera.
Cna La Spezia ha affrontato il tema in un webinar dedicato al Decreto 157, il cosiddetto decreto antifrodi, che dal 10 novembre scorso ha di fatto bloccato l'intera filiera delle costruzioni. All’incontro online hanno partecipato numerose imprese che operano nel comparto dell'impiantistica, termoidraulici, idraulici, elettricisti ed elettronici, degli infissi e delle tende. Altissima è la preoccupazione tra le aziende perché l'introduzione dell'asseverazione dei prezzi e del visto di conformità su tutti i bonus - per chi vorrà usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura - ha prodotto un blocco pressoché indiscriminato di tutte le attività.
La problematica non riguarda solo chi aveva predisposto preventivi e si accingeva a firmare contratti e a partire con i lavori, ma, data la retroattività della misura, anche le opere già ultimate con emissione di fattura prima del 12 novembre 2021 e con saldo posteriore alla fatidica data. Una questione spinosa per le imprese sicuramente e soprattutto per i cittadini rimasti a metà del guado, con in mano un annuncio di sicuri rincari non preventivabili.
“É tipico del nostro Paese – commenta il Presidente Cna La Spezia Davide Mazzola - per una manica di furbetti che hanno speculato su misure in grado di far ripartire realmente il settore ci rimettiamo tutti. Il legislatore non ha fatto distingui e ha posto paletti in maniera indiscriminata. L’obiettivo di contrastare frodi e scorrettezze nel mercato della riqualificazione si persegue arginando e punendo chi opera in modo scorretto con una maggiore capacità di controllo da parte degli organi preposti, non intervenendo erga omnes con la modifica, per l’ennesima volta, delle regole del gioco. Il mancato confronto che ha portato alla frettolosa introduzione del provvedimento sta creando degli effetti pericolosissimi nel mercato e rischiano di soffocare la ripresa che il settore stava vivendo dopo anni di pesantissima crisi. Cna è al lavoro con proposte concrete e serie affinché, per esempio, venga riconosciuta una soglia minima di lavori, sotto i quali non siano necessarie asseverazioni e conformità”.
All'incontro cui erano presenti la responsabile nazionale di Cna Produzione, Valentina Di Berardino, il responsabile d’installazione e impianti, Diego Parti, e la responsabile di Caf Cna La Spezia, Luciana Pittameglio. Sono state molte le richieste di chiarimenti e tanti gli approfondimenti svolti durante il webinar sulla base delle ultime circolari dell'Agenzia delle Entrate e grazie al confronto diretto con i referenti del dipartimento fiscale di CNA. Certo è che, in attesa di maggiori precisazioni e con l'auspicio che vengano accolte le richieste fatte, rimane l'amaro in bocca per tante imprese che in questi 10 anni, proprio grazie ai Bonus, mai diventati strutturali e prorogati di anno in anno, hanno potuto continuare a lavorare e hanno avuto ultimamente un importante aumento di lavoro grazie alla cessione del credito e lo sconto in fattura.
Un vantaggio per le imprese e per le assunzioni che sono cresciute, malgrado la difficoltà a trovare personale, e soprattutto per l'ambiente, visto che sono stati incentivati interventi a favore del miglioramento ambientale. E adesso cosa succederà?