Il Green Pass va visto come uno strumento positivo che ci permette di riprendere in mano la nostra vita. Chi sceglierà di non vaccinarsi sarà libero di farlo e vorrà dire che rinuncerà a qualcosa, mentre chi sarà munito di Green Pass potrà man mano tornare alla normalità. Il pass verde accompagna la vaccinazione. E questi sono due passaggi fondamentali per garantire il mantenimento delle aperture delle attività. È l'unico modo per lasciarci alle spalle questo incubo" – sono le parole del presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia La Spezia Gianfranco Bianchi.
Secondo Confcommercio occorre quindi procedere secondo un'ottica positiva "facendo del certificato vaccinale uno strumento che consenta il riavvio in sicurezza di attività fin qui sospese oppure limitate, o che consenta la prosecuzione delle attività in caso di aggravamento degli scenari di rischio sanitario. Noi dobbiamo fare in modo che l'apertura delle attività venga garantita. Non possiamo più rischiare di blindare la nostra economia come avvenuto in questi due anni".
"La stessa ottica positiva - conclude Bianchi - dovrebbe, inoltre, sospingere lo sforzo per l'accelerazione della campagna di vaccinazione, facendo anzitutto leva su informazione ed efficienza organizzativa".
La questione del Green Pass arriva in un momento in cui il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio sta via via migliorando. In base alle analisi di Confcommercio, in giugno l'indicatore ha proseguito nella tendenza al rialzo, registrando un +6,8% rispetto a maggio. Lo scorso mese ha mostrato un incremento, su base annua, dell'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) del 7,7%. Abbigliamento e calzature in giugno hanno registrato un +3,2% rispetto a un anno prima, quando si cominciava ad abbandonare le limitazioni più stringenti (+76,4% in maggio).