Forte impulso alla raccolta differenziata nella provincia della Spezia nel 2020 con il raggiungimento del 74,2% rispetto all’obiettivo regionale del 60% e con oltre 204.000 abitanti serviti dalla raccolta rifiuti in 23 Comuni. Nel territorio spezzino è inoltre cresciuta la capacità depurativa (+2.000 abitanti equivalenti) rispetto al 2019 e sono stati emessi 23,3 milioni di euro di ordini a fornitori locali. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Bilancio di Sostenibilità 2020 di Iren che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del Gruppo e rappresenta uno strumento di monitoraggio degli obiettivi del Piano Industriale al 2025, che integra la sostenibilità tra i pilastri strategici di sviluppo e costituisce un’occasione di confronto partecipato con il territorio e tutti gli stakeholder.
Rendicontazione che, a partire da oggi, si arricchisce del nuovo sito internet report2020.gruppoiren.it all’interno del quale è possibile avere una overview a 360° della visione integrata di sviluppo sostenibile del Gruppo, degli obiettivi e dei risultati per creare valore a lungo termine.
“La crisi determinata dall’emergenza Covid-19 ha accresciuto la consapevolezza della vulnerabilità del nostro modello di sviluppo e riportato al centro la forte interconnessione delle dimensioni economica, ambientale e sociale. Già da tempo, il Gruppo Iren ha integrato la sostenibilità nella propria strategia di crescita fino a farla diventare la stella polare che ne orienteranno lo sviluppo futuro. Questa strategia e l’importante percorso di crescita ed efficientamento conseguito negli scorsi anni, hanno permesso al Gruppo di affrontare un anno straordinario come il 2020, segnato dalla pandemia da Covid-19, con estrema flessibilità e resilienza, garantendo la continuità operativa per oltre 440 comuni e la fornitura di servizi indispensabili a più di 4,6 milioni di persone”, ha dichiarato il Presidente Renato Boero.
“L’approccio integrato e strategico allo sviluppo sostenibile – sottolinea il Vice Presidente, Moris Ferretti, titolare delle deleghe di Corporate Social Responsibility – è alla base del nostro modello di business come testimoniano i 350 milioni di euro investiti nel 2020 nella multicircle economy sui 685 milioni complessivi investiti nel corso dell’anno. I risultati presentati nel Bilancio di Sostenibilità 2020 confermano la nostra capacità di creare valore per gli stakeholder – con cui manteniamo uno stretto e continuativo rapporto di confronto anche attraverso i Comitati Territoriali – e dimostrano il nostro reale contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 consentendoci di proporci con un ruolo da protagonista nel programma di ripresa economica post pandemia che coinvolgerà il Paese. In quest’ottica, Iren potrà avviare nuove filiere di business, come già dimostrato con l’operazione I.Blu, e rafforzare ulteriormente la propria propensione all’innovazione”.
La capacità di creare valore e l’attenzione alle comunità e ai territori sono confermate dal valore aggiunto di 1,4 miliardi di euro generato e distribuito dal Gruppo nel 2020 e dalla crescita degli investimenti del 31% (685 milioni di euro) che testimoniano l’impegno del Gruppo nel continuo miglioramento infrastrutturale dei territori, anche come volano di ripresa post emergenziale. Nel 2020, nell’area spezzina, Iren ha erogato 257.000 euro per progetti ambientali, culturali, sociali, sportivi a testimonianza dell’importanza del Gruppo come volano di ripresa post emergenziale. La forte attenzione al territorio e alle comunità ha prodotto importanti ricadute, a partire dalla catena di fornitura con oltre 23,3 milioni di euro di ordini emessi a fornitori locali.
Nel 2020 la provincia della Spezia ha raggiunto il 74,2% di raccolta differenziata, in crescita di un punto percentuale rispetto al 2019 (74,1%) e significativamente superiore sia rispetto alla media nazionale sia rispetto a quella regionale del 60%. In provincia della Spezia sono oltre 204.000 gli abitanti serviti nella raccolta rifiuti in 23 Comuni interamente coperti dal servizio porta a porta o con riconoscimento di utenza. Risultati che pongono la provincia della Spezia al vertice in Regione. La continua crescita nella raccolta differenziata è un parametro decisivo per il rafforzamento dell’economia circolare e ha prodotto un significativo incremento dei rifiuti avviati a recupero di materia (oltre il 49% del totale rispetto al 43% del 2019) e, in particolare di quelli trattati in impianti di proprietà del Gruppo, in linea con le previsioni di sviluppo.
Per quanto riguarda le risorse idriche, il Gruppo gestisce sul territorio spezzino 180 depuratori che hanno consentito di mantenere alti livelli di performance nell’abbattimento dei principali inquinanti e di incrementare la capacità di trattamento, in linea con le previsioni del Piano Industriale al 2025. Si è registrata una crescita della capacità depurativa (+2.000 abitanti equivalenti) nel territorio spezzino rispetto al 2019 e, a garanzia della qualità per i cittadini e per l’ambiente, sull’acqua immessa in rete e sulle acque depurate, sono stati effettuate indagini con circa 1.150 parametri al giorno analizzati in Liguria (oltre 287.000 nel 2020). Ad oggi sono quasi 208.000 gli abitanti serviti dall’acquedotto.
Per fronteggiare l’emergenza Covid-19 il Gruppo ha predisposto una serie consistente e coordinata di azioni per la tutela dei lavoratori necessarie a garantire la continuità delle attività per la gestione dei servizi. Gli importanti investimenti in digitalizzazione realizzati in passato hanno favorito l’efficace gestione dell’emergenza, anche grazie all’introduzione continuativa del lavoro da remoto per 3.166 dipendenti. Il Gruppo ha scelto di non ricorrere agli ammortizzatori sociali per far fronte a situazioni di riduzione/sospensione delle attività e ha siglato un accordo con le Organizzazioni Sindacali per l’utilizzo anche di “permessi a recupero” e ferie solidali. Più di 2.130 giorni di ferie solidali sono state donate dai dipendenti, raddoppiate dal controvalore corrispondente messo a disposizione dal Gruppo.
È stato previsto lo svolgimento di almeno una giornata di formazione a distanza per ogni dipendente, trasformando l’emergenza in occasione di arricchimento professionale. Nonostante il contesto, sono stati inseriti 612 nuovi assunti, per oltre il 50% giovani sotto i 30 anni. Alla Spezia, negli ultimi 3 anni, il Gruppo ha effettuato 56 nuove assunzioni (720 dipendenti totali nella provincia di La Spezia a fine 2020).
Sul fronte dei Clienti, Iren ha prontamente attivato iniziative per ridurre gli impatti dell’emergenza Covid-19 confermando il pieno regime delle attività di call center che hanno sopperito ai periodi di chiusura degli sportelli nella fase di lockdown, garantendo parità di livelli di servizio, rafforzando i canali digitali di interazione, mantenendo l’apertura dei punti di contatto per la continuità dei servizi ambientali e prevedendo la rateizzazione delle bollette e interruzione della sospensione o riduzione delle forniture dovute a morosità, in anticipo rispetto ai provvedimenti del Regolatore, rafforzando l’invio digitale delle fatture e allungando i termini di pagamento. Iniziative che, insieme al continuo arricchimento dei servizi, hanno fatto registrare ottimi risultati sia in termini di crescita della base clienti (+3%) sia in termini di soddisfazione.
È stato confermato il costante impegno del Gruppo nella decarbonizzazione. Il 73% dell’energia elettrica prodotta dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alta efficienza. La produzione energetica ad alta efficienza, lo stoccaggio di energia termica, la valorizzazione della materia-rifiuto, insieme a specifici progetti (illuminazione pubblica, e- mobility, efficienza energetica degli edifici e servizi/prodotti per i clienti) hanno consentito al Gruppo di ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività. In particolare, Iren ha conseguito un incremento dell’energia risparmiata del 10%, in linea con l’obiettivo di risparmio al 2025.
Infine, è proseguito l’impegno di Iren verso la realizzazione di città sempre più resilienti con l’incremento del numero dei veicoli ecologici utilizzati per espletare le attività aziendali a oggi pari a 1.148 (19,2% della totale flotta aziendale) e nel sempre più ricco panorama di offerte dedicate ai clienti tese all’adozione di comportamenti sostenibili: servizi per l’efficienza energetica degli edifici, impianti di produzione fotovoltaica diffusa, termostati intelligenti, offerte di e-mobility. Nel corso del 2020 sono proseguiti gli investimenti volti a incrementare la volumetria teleriscaldata che si attesta a 96,7 mmc, consentendo un miglioramento della qualità dell’aria negli ambiti urbani di riferimento.