Si basa su quattro pilastri la petizione lanciata oggi da Confesercenti a livello nazionale per dare voce al grido di dolore del tessuto economico e avanzare proposte che aiutino a limitare i disagi e i divieti imposti dalla pandemia. Sostegni alle imprese, fiscalità, accesso al credito e riaperture: sono questi gli argomenti sui quali l'associazione di categoria ha lanciato una lunga lista di suggerimenti con l'obiettivo di raccogliere migliaia di sottoscrizioni per la petizione online sulla piattaforma Chiange.org diretta alla presidenza del Consiglio dei ministri, al Governo, al parlamento e alle Regioni.
“Noi imprese - affermano da Confesercenti - siamo il motore dell’economia e del lavoro. Solo se ripartiamo, riparte l’Italia. Abbiamo bisogno di più di ciò che ci è stato finora dato. Sono 395 i giorni passati dal primo lockdown: 80 milioni di euro il fatturato perduto ogni giorno in più di zona rossa. Accelerare sul vaccino è indispensabile, ma non basta. Serve un "Decreto Imprese" con sostegni adeguati e credito immediato. Soprattutto serve un piano per ripartire. Restituiteci il Futuro: vogliamo tornare a lavorare e lo possiamo fare in sicurezza”.
PETIZIONE CONFESERCENTI
“Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”
PROPOSTE SUI SOSTEGNI ALLE IMPRESE
- Previsione di un “Contributo una tantum automatico” calcolato percentualmente sulla base del contributo già previsto dal Decreto Sostegni al fine di garantire un immediato sostegno in termini di liquidità alle imprese e professionisti in profonda crisi finanziaria (parametrazione almeno prevista su 3 mensilità di media di fatturato rispetto all’anno).
- Un sostegno reale e trasversale per la ripresa e la continuità prospettica aziendale di tutte le imprese italiane danneggiate dalla crisi con la previsione di un ulteriore Contributo a fondo perduto che abbia le seguenti regole d’accesso: scostamento del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto al fatturato ed i corrispettivi dell’anno 2019; l’ammontare del contributo dovuto si calcola sulla base di una quota dei costi effettivamente sostenuti dall’imprenditore nell’anno 2020 e strettamente inerenti all’attività d’impresa. Il calcolo per il 2021 è calcolata per una quota pari almeno al 25% dei costi inerenti ed effettivamente sostenuti nell’esercizio 2020 da tutti i soggetti economici che rispettino il requisito d’accesso. Il contributo è erogato in quote mensili di pari importo fino al termine dello stato d’emergenza.
- Sospendere la richiesta del possesso del DURC come requisito d’accesso per tutte le agevolazioni e contributi nazionali e regionali per gli anni 2020 e 2021.
PROPOSTE SULLA FISCALITA’
- Reintroduzione del “Tax credit locazioni” secondo le medesime regole previste per tale disciplina nei periodi di applicazione. Tale previsione dovrebbe essere concretizzata almeno dal mese di gennaio 2021 al mese di aprile 2021 stante il fatto che nel primo quadrimestre dell’anno la maggior parte delle imprese commerciali è stato sottoposta a misure restrittive
- Fiscalità di vantaggio per imprese e lavoratori autonomi di minori dimensioni: previsione di un “Tax Credit per i contribuenti di minori dimensioni” che abbiano un volume d’affari non superiore a 2 Mln di Euro. Il beneficio fiscale consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta, cedibile anche a terzi, pari al 60% dei costi sostenuti nell’anno 2020 per l’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo (costi inerenti all’attività d’impresa e professionale effettivamente sostenuti ed adeguatamente certificati). Il credito è riconosciuto alla generalità dei soggetti individuati indipendentemente dalle condizioni di “incapienza fiscale” o “perdita fiscale”.
- Ampliamento della disciplina “Super bonus 110%” agli immobili strumentali o comunque utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa al fine di rendere ancor più appetibile uno strumento giudicato positivo. Tale previsione avrebbe effetti positivi e propulsivi su vari settori economici coinvolti.
- Reale semplificazione nella “circolazione dei crediti fiscali” con relativa razionalizzazione delle procedure attualmente previste e della mole documentale richiesta. Tale previsione porterebbe ad un reale vantaggio economico circolare con conseguente costituzione di una vera e propria “moneta fiscale”.
PROPOSTE SUL CREDITO ALLE IMPRESE
- Temporary Framework: allungamento delle durate dei finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI (di cui alla L. n. 662/96) fino a 15 anni. Risulta necessario ottimizzare l’operatività del Fondo di Garanzia introducendo i seguenti elementi: allungamento della durata massima dei finanziamenti fino a 15 anni; percentuale di garanzia pari al 90% fino a 10 anni e dell'80% oltre 10 anni; importi massimi che dovranno rispettare i limiti attualmente in vigore.
- Esclusione “temporanea” dalle misure di "concessione" delle nuove operazioni oggetto di rinegoziazione / consolidamento garantite dal Fondo di Garanzia per le imprese che hanno avuto un calo del fatturato nell’esercizio 2020 rispetto all'esercizio 2019 prevedendo su tali operazioni un incremento del 25% di liquidità aggiuntiva del debito da rinegoziare/consolidare.
- Estendere ed ampliare la portata dell'intervento del Fondo di Garanzia almeno fino al 31.12.2021. Tale previsione, per le imprese aventi un organico con un massimo di 249 dipendenti e sede in Italia, è da ritenersi quale intervento "straordinario" del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI con garanzia concessa gratuitamente e copertura all'80% su qualsiasi operazione (non ricompresa nel Temporary Framework). Da prevedere, altresì, l’accesso garantito senza utilizzo del modello di valutazione del Fondo e importo massimo totale per azienda di 5 milioni di euro (superato tale limite le PMI potranno utilizzare plafond di garanzie SACE).
- Prorogare le moratorie ex art. 56 fino al 31/12/2021
- Modificare l’art. 111 del TUB sul tema del “Microcredito” prevendo l’aumento delle soglie oggi previste, l’eliminazione delle limitazioni attuali tramite l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari e dei coefficienti economici e patrimoniali richiesti e, infine, l’allungamento delle durate attualmente disciplinate.
PROPOSTE SULLE RIAPERTURE
- Per il comparto della Ristorazione in zona gialla prevedere: somministrazione consentita fino alle 22 (dalle 18 servizio esclusivamente al tavolo), asporto consentito fino alle 22, delivery libero.
- Per il comparto dei Bar in zona gialla prevedere: somministrazione consentita fino alle 20 (dalle 18 servizio esclusivamente al tavolo), asporto consentito fino alle 22, delivery libero
- Per il comparto della Ristorazione e dei Bar in zona arancione prevedere: somministrazione consentita fino alle 18, asporto consentito fino alle 22, delivery libero
- Per le attività presenti nei Mercati, nei Centri e gallerie commerciali ed altre strutture assimilabili in zona gialla e arancione prevedere: nessuna preclusione nelle giornate festive e prefestive nel rispetto dei protocolli e delle linee guida regionali.
- Per il comparto del Commercio ambulante in zona rossa la previsione di sospendere i mercati ad eccezione delle attività dirette alla vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, nonché dei generi di prima necessità individuati nell'allegato 23.
- Per il comparto dei Servizi di barbiere e parrucchiere prevedere l’apertura nel rispetto dei protocolli e