"A causa della crisi provocata dalla pandemia – dichiara Paolo Figoli, presidente di Confartigianato della Spezia – il 32% delle nostre aziende è a rischio. Nel 2020 il valore della produzione delle nostre aziende è crollato di oltre l'11 per cento".
Il presidente dell'associazione di via Fontevivo ha commentato le anticipazioni sui contenuti del 'Decreto Sostegno' che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni.
"Confartigianato – ha spiegato Figoli – si è battuta per ottenere ristori che fossero commisurati alle reali perdite subite da tutte le aziende e non in base all'appartenenza delle imprese ai codici Ateco. Abbiamo avuto modo di parlare con la Prefettura e con i parlamentari locali. Sembra che nel 'Decreto Sostegno' finalmente questa nostra richiesta sia stata recepita. Se in passato si sono usati i codici Ateco e la perdita era quantificata nel raffronto tra aprile 2020 e l'anno precedente, ora si ragiona solo in termini di fatturato eroso dalla pandemia nel 2020 e fasce di grandezza delle imprese. Apprezziamo questo criterio perché si potrà fare finalmente giustizia sulle perdite del 2020 e indennizzare chi ha perso molto restando finora di fatto tagliato fuori dagli aiuti. Speriamo che il sostegno arrivi in tempi rapidi perché la situazione delle imprese è molto grave".
"Le imprese devono avere certezze e prospettive per effettuare le loro scelte economiche. Una nuova chiusura generalizzata sarebbe l'ennesima batosta per i nostri imprenditori già stremati da questo anno terribile di chiusure e di stop and go delle attività. Va definita una strategia che permetta di proseguire la campagna vaccinale e la riapertura della stagione estiva in sicurezza per consentire alle imprese turistiche di lavorare almeno due o tre mesi come l'estate scorsa".