Con la pandemia il settore dei corrieri si è dimostrato strategico nella gestione delle consegne a domicilio. Attività che, in moltissimi casi, ha evitato a tante persone di uscire di casa in un momento complicato.
Il 10 giugno 2020 le tre organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti della Liguria hanno inviato una richiesta di incontro, con relativa piattaforma rivendicativa, a tutte le imprese per discutere un accordo quadro regionale per i cosiddetti "driver" che operano per i corrieri su tutto il territorio.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti della Liguria hanno sottoscritto un accordo con alcuni dei maggiori committenti: BRT – SDA – GLS e con l'associazione datoriale FEDIT. L'intesa riguarda l'orario di lavoro, le retribuzioni e i premi per i driver uguali per tutti i cantieri, in modo tale da non generare dumping tra lavoratori e aziende nel settore. Accordo che – secondo i sindacati – andrà sicuramente esteso a tutte le aziende che operano nel settore sul territorio della Liguria.
L'accordo sottoscritto si può definire, senza timore, un accordo storico per il mondo della logistica della Liguria e non solo.
"Se consideriamo che per ogni corriere in giro per le città, ci sono state e ci sono ancora circa 70/80 persone in meno fuori casa, possiamo comprendere come il driver sia sempre più una figura centrale nella filiera della logistica - spiegano Marco Gallo, Mirko Filippi e Giovanni Ciaccio, rispettivamente di Filt Cgil Liguria, Fit Cisl Liguria e Uiltrasporti Liguria - Per loro abbiamo raggiunto un traguardo importante, che per la prima volta vede coinvolti direttamente i grandi committenti. Si valorizza così l'operato dei corrieri e si danno garanzie di equità tra i diversi cantieri, aumentandone le tutele: ora però è necessario andare avanti con le imprese che non hanno sottoscritto l'intesa".