Oggi il Prefetto Maria Luisa Inversini ha incontrato in videoconferenza Rete Imprese Italia, organo che rappresenta unitariamente le associazioni della piccola e media impresa: CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle categorie produttive hanno evidenziato le pesanti ripercussioni che le nuove limitazioni imposte dal dPCM del 24 ottobre 2020 avranno sugli esercenti di bar, ristoranti, gelaterie, centri benessere, palestre, piscine e, più in generale, sul tessuto economico spezzino, particolarmente orientato al turismo.
Le associazioni di Rete Imprese Italia, anche alla luce delle proteste spontanee e della crescente rabbia delle categorie più colpite dalle chiusure, chiedono con forza un ripensamento su alcune misure, oltre che interventi di sostegno immediati per consentire loro di lavorare con dignità e sicurezza.
Per garantire la massima celerità nell’erogazione di indennizzi e ristori da parte del Governo, il Prefetto ha preannunciato l’istituzione di un tavolo di confronto con le categorie commerciali più colpite dalle restrizioni, dove sarà rappresentata anche l’Agenzia delle Entrate per i profili di competenza.
“L’incontro è stato molto utile perché il ruolo delle associazioni di categoria – ha dichiarato il Prefetto Inversini – è estremamente importante in questo momento. Le associazioni, infatti, possono assicurare una comunicazione interna costante con i propri associati e diventare punto di riferimento affinché gli indennizzi per le categorie più colpite dalle chiusure e dai divieti siano erogati con la massima celerità. Voglio ringraziarle per la consapevolezza della difficoltà del momento che stiamo vivendo e della necessità di dare la priorità alla tutela della salute pubblica. Attraverso l’istituzione del tavolo e l’attività della Consulta territoriale presso la Camera di Commercio sarà mia cura ascoltare, valutare tutte le proposte e, se del caso, trasferire tutte le esigenze che provengono dalle categorie economiche in un’ottica di massima collaborazione istituzionale”.