“Come per il riscaldamento e il raffrescamento – spiega Lorenzo Mazzini, consulente illuminotecnico e membro di giunta Confartigianato - anche l’illuminazione artificiale di un edificio contribuisce al comfort e alla vivibilità ed incide non poco sul consumo energetico degli edifici. Il passaggio dai tubi a neon (o fluorescenti) a quelli Led (diodo a emissione di luce) dovrebbe essere considerato un intervento importante nel progetto di riqualificazione energetica di un edificio, anche perchè può garantire ottimi livelli d’illuminazione pur avendo un flusso luminoso inferiore.
Purtroppo invece questa forma di risparmio energetico, anche nel recente DL Rilancio, che arriva a proporre detrazioni ed Ecobonus del 110%, non è stata incentivata adeguatamente. Eppure da anni uffici, magazzini, centri commerciali, parcheggi e a volte abitazioni prima illuminati con tubi a neon, stanno lasciando spazio a nuove tecnologie. Ed il Led si sta presentando sempre di più come il futuro dell’illuminazione. Logicamente se abbiamo già plafoniere, lampade, lampadari e vogliamo investire in un’illuminazione a Led per beneficiare dei risparmi che questa comporta possiamo o sostituire la tipologia utilizzata finora con lampadine a Led ed ottenere immediatamente benefici di un investimento duraturo e efficiente oppure affrontare una trasformazione dell'impianto per renderlo adeguato ai Led di ultima generazione. Inserire nell'Ecobonus un forte incentivo, sarebbe stato utile per creare lavoro anche a impiantisti elettrici, illuminotecnici, negozi di illuminazione, ecc, in forte crisi come tante altre categorie.
Ad ogni lampadina o tubo fluorescente che si sostituisce con una luce Led, è possibile notare una riduzione notevole del consumo energetico. L'illuminazione Led rappresenta ad oggi l'ecosostenibilità in tutte le sue forme, fa risparmiare fino all'85% rispetto a una lampada tradizionale, con la stessa emissione luminosa; può durare fino a 15 volte una luce tradizionale, il chè significa minori sostituzioni riducendo così i consumi energetici per la produzione e meno rifiuti per lo smaltimento. Per questo motivo invitiamo i parlamentari locali anche nell'ambito della discussione sui provvedimenti volti al rilancio dell'economia a trovare forme di incentivazione ”.