In questi giorni si discute circa l’utilizzo di Passeggiata Morin quale area di sfogo della cosiddetta movida cittadina. Le associazioni di categoria sono state informate di tutto questo dai rappresentanti di un gruppo di operatori intenzionati a presentare un progetto di insediamento temporaneo in quella zona e dall’amministrazione comunale attraverso contatti informali e, in via ufficiale, praticamente a cose fatte, vale a dire dopo l’approvazione da parte della giunta comunale di un “Avviso pubblico – Invito a presentare manifestazione di interesse” rivolto agli operatori del centro cittadino.
Confesercenti La Spezia ha condotto, nei giorni scorsi, un’ampia consultazione degli operatori del centro cittadino in merito alla ventilata iniziativa sulla base delle informazioni disponibili in quel momento.
“Gli operatori ascoltati – riferiscono dall'associazione di Via del Prione – hanno manifestato, senza eccezioni, le loro perplessità e la loro avversione alla realizzazione di una operazione che viene ritenuta pericolosa per la salute del sistema commerciale del centro cittadino in un momento di lenta e difficile ripartenza dopo il periodo di serrata imposto dalle autorità a causa dell’epidemia da coronavirus”.
Le preoccupazioni registrate non provengono soltanto dalla categoria dei gestori di pubblici esercizi ma sono presenti in tutte le categorie del commercio, in particolare nelle imprese nate in tempi recenti che hanno investito quantità di risorse significative .
“Il fenomeno della cosiddetta movida – ricorda Confesercenti – risulta essere assolutamente sotto controllo, come sottolineato anche lunedì scorso dall’assessore Medusei in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa. Medusei ha, infatti, rivendicato l’efficacia dei provvedimenti di contenimento della movida varati recentemente dall’amministrazione. Dunque se il problema della movida è circoscritto ad alcune situazioni che possono essere migliorate con una semplice azione di maggiore presidio da parte delle forze dell’ordine, non si vede perché intervenire con operazioni che rischiano di sottrarre ancora lavoro a molti esercizi che faticano a ripartire”.
Confesercenti La Spezia, nella sua piena autonomia, rappresenta e sostiene con convinzione queste posizioni “coerentemente con quelle sempre assunte in passato a tutela degli operatori del centro rispetto ai tentativi di sfruttamento di un’area che ha fatto e fa gola a molti e che dovrebbe essere inserita in più ampi ed efficaci piani di riqualificazione (waterfront) piuttosto che dequalificata con progetti di scarso pregio dal punto di vista della qualità. Anche sotto il profilo amministrativo – proseguono i vertici dell'associazione – sembra prospettarsi un autentico pasticcio che sarà opportuno verificare per evitare che si creino situazioni di squilibrio di mercato e disparità di trattamento fra operatori dello stesso settore”.
Questa di Passeggiata Morin viene giudicata da Confesercenti La Spezia e da moltissimi operatori come “una pessima trovata che non aiuterà le imprese della città a superare questo momento di grave difficoltà mentre si attende che l’amministrazione comunale batta un colpo in riferimento alle richieste di sostegno alle imprese presentate dalle associazioni di categoria, prima fra tutte l’adozione di un provvedimento di esenzione dal pagamento della Tari (tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) per il periodo della serrata imposta alle attività”.