Confindustria La Spezia manifesta il proprio sconcerto per il crollo del ponte di Albiano Magra. Sicuramente l’aspetto che non vi siano state vittime, legato sia al caso sia al periodo che stiamo vivendo fatto di limitazione degli spostamenti, non deve farci sottovalutare la gravità dell’accaduto.
Dopo i lutti del Ponte Morandi, non è ammissibile che esistano ancora infrastrutture che collassino nel modo in cui è accaduto. Aspetto ancora più grave è che, da ciò che risulta a Confindustria La Spezia, la pericolosità di quella struttura fosse stata già in passato segnalata alle Autorità competenti.
Il ponte di Albiano Magra non si limitava a collegare due sponde di un fiume, ma rendeva un unicum la provincia spezzina con la Lunigiana assumendo di fatto valenza sovra regionale interessando un bacino di popolazione di oltre 38 mila residenti.
È noto infatti a tutti che quel ponte e quel tratto di strada hanno assunto in questi ultimi anni una funzione cruciale per il collegamento con la città capoluogo e la vallata del Magra, non solo per Albiano, frazione del Comune di Aulla, ma anche per i Comuni di Follo, Bolano, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra, Podenzana e la stessa città di Aulla.
Importanza accresciuta anche a seguito delle criticità e dei lavori in corso di realizzazione per la messa in sicurezza della strada provinciale della Ripa.
Albiano, anche se amministrativamente è situato in provincia di Massa Carrara, è di fatto una realtà fortemente ed intrinsecamente legata alla provincia spezzina sia in termini sociali sia dal punto di vista economico
Le attività economiche site nella frazione di Albiano, nei Comuni di Follo e Bolano, che risultano essere circa 900 e contano oltre 9.000 dipendenti, già prima scontavano serie difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e della movimentazione di prodotti imputabili alla inadeguatezza della viabilità e al volume di traffico giornaliero.
Difficoltà al momento attenuate sia dalle restrizioni imposte a seguito della diffusione del Covid-19 sia dalle condizioni metereologiche favorevoli, ma che saranno di nuovo evidenti quando si tornerà alla normalità e nella stagione autunnale/invernale.
Già in passato Confindustria La Spezia aveva evidenziato la necessità di interventi infrastrutturali che fossero adeguati alle necessità dei cittadini e delle attività economiche.
Confindustria La Spezia, pertanto, chiede al Governo di attivare procedure analoghe a quelle adottate per la ricostruzione del monte Morandi di Genova, alla Regione Toscana e Regione Liguria di attivare immediatamente iniziative speciali per ridurre i disagi della popolazione, ma in modo particolare assistano le attività produttive site nella frazione e nei Comuni interessati dal crollo del ponte.