Grazie alla sua struttura e al suo funzionamento, infatti, permette di realizzare molti piatti velocemente rispetto al metodo di cottura tradizionale.
Non solo, perché la chiusura ermetica, che tiene bloccato il vapore, alza la temperatura all’interno e allo stesso tempo mantiene anche tutte le proprietà nutrizionali dei cibi, rendendone il sapore più intenso anche in mancanza di grassi aggiunti. Per questa ragione è anche uno strumento gradito da chi è a dieta o vuole condurre uno stile di vita più sano.
Qual è il modello migliore?
Ce ne sono davvero tante in commercio: come scegliere quella più adatta al vostro tipo di preparazioni? Consultate il web, che confronta diversi modelli, per individuare la migliore pentola a pressione per prezzo e prestazioni.
Di base, si tratta di un oggetto che può essere realizzato in metallo, acciaio o alluminio: tra i due, il primo è infrangibile e in grado di condurre il calore, oltre a durare molto a lungo; il secondo invece conferisce alla pentola maggiore leggerezza, per cui risulta più maneggevole.
Può anche avere un funzionamento classico, quindi essere messo sul fuoco, oppure sfruttare la corrente elettrica: naturalmente la seconda tipologia sarà ancora più veloce, anche se comporterà consumi più alti.
Considerate poi anche la capienza, che deve soddisfare le esigenze di chi vuole cucinare per tutta la famiglia: meglio un modello da 4 L per un nucleo di massimo quattro persone, se invece se ne aggiungono altre e fino a otto, optate per quella da 6 o 8 L.
Come usarla senza commettere errori?
Se associate la parola “vapore” a “scottatura”, probabilmente temete di farvi male utilizzando una pentola a pressione: anche se siete sbadati, basterà seguire attentamente le istruzioni per non rischiare un incidente in cucina!
La regola generale dice di riempire la pentola mai oltre i suoi ⅔ di capacità e di porre al suo interno sempre almeno un bicchiere d’acqua: se ce ne fosse troppo poca, infatti, la cottura non riuscirebbe alla perfezione, al contrario con un quantitativo eccessivo gli alimenti non avrebbero il buon sapore tipico di questa tipologia di preparazione.
Sarà necessario naturalmente chiudere per bene il coperchio, in modo che il vapore e il calore vengano trattenuti all’interno, e anche la valvola di sfiato, poi accendere il gas, mantenendo la fiamma media e non troppo alta. Nel momento in cui sentite il tipico fischio provenire dalla valvola, iniziate a contare il tempo della cottura, dopo aver abbassato il fuoco.
Ultimo step, appena la cottura è terminata, aprite la valvola per consentire al vapore di fuoriuscire: naturalmente sarà il caso di indossare un paio di guanti da cucina e di mettersi a debita distanza, per evitare di essere colpiti da un’ondata ustionante!
Cosa cuocere nella pentola a pressione?
Ci sono tanti alimenti che è possibile cuocere nella pentola a pressione, soprattutto i legumi, che richiedono maggior tempo e che, in questo modo, vi faranno guadagnare una buona porzione di giornata da impiegare in altro modo.
Dopo aver tenuto a bagno almeno una notte i fagioli, i ceci o anche le fave (per le lenticchie non c’è questa necessità), potrete ottenere il vostro piatto in circa metà tempo: le lenticchie, che solitamente impiegano una buona mezz’ora, saranno pronte in circa 15 minuti; i ceci in circa 30 minuti, i fagioli o le fave in 40 minuti.
Le verdure possono tanto essere lessate, quanto cotte al vapore utilizzando un cestello, da porre all’interno della pentola. Quelle più tenere potranno così essere pronte in circa 10 minuti, mentre gli ortaggi duri come le patate o le barbabietole, che solitamente richiedono dalla mezz’ora all’ora, impiegheranno solo una ventina di minuti per essere servite.
Il riso, poi, è un cereale che, in media, cuoce in 20 minuti o meno, a seconda della tipologia scelta: per esempio, quello per risotti ci mette sempre un po’ di più. In questo caso, invece, potrà essere cotto in circa 8 minuti, un tempo record!
Non mancano carne e pesce, perfetti anche per la pentola a pressione, ma non solo per i bolliti, anche per piatti più saporiti come il brasato o l’arrosto. Diciamo che il pesce più duro, come il polpo, impiegherà circa 20 minuti, mentre l’arrosto e il brasato uno compreso tra i 20 e i 30 minuti.
