Il nuovo regime forfettario per il 2020, per molti aspetti, genera ancora dei dubbi nei contribuenti. In particolar modo, i problemi maggiori sono due.
Il primo è quello di riuscire a comprendere quali soggetti forfettari possono ancora accedere al regime agevolato per il 2020.
Il secondo, invece, riguarda la possibilità o meno per i forfettari di emettere la sola fattura cartacea anziché lo scontrino elettronico.
La Legge di Bilancio 2020 ha qualche lacuna in merito, come sempre accade quando si tratta di novità burocratiche, ma sul caso si sta man mano facendo chiarezza sui vari dubbi dei contribuenti.
Il primo quesito interessa i soggetti lavoratori dipendenti, che nel 2019 avevano aperto la partita IVA per una seconda attività approfittando del regime agevolato. I paletti più stringenti per il 2020 indicano che non possono più rientrarvi coloro che hanno un reddito da dipendente superiore a 30mila euro e spese per collaboratori superiori a 20mila euro.
Nello specifico, però, è stato definitivamente confermato che le novità fiscali sul regime agevolato si applicano – come previsto - a partire da primo gennaio 2020, in quanto si intendono non come nuovi provvedimenti, ma semplici indicazioni per un maggiore e più severo controllo da operare su coloro che superano le soglie previste di introiti, oltre le quali occorre passare al regime ordinario. Dunque, non è considerabile la presunta violazione dello Statuto del Contribuente, che prevede un lasso di tempo di almeno 60 giorni per applicare qualunque provvedimento di tipo fiscale.
Più complessa è la questione relativa allo scontrino elettronico per coloro che sono nel regime forfettario, in quanto se il contribuente compie solo operazioni con fattura, non dovrebbe essere obbligato a presentare anche lo scontrino elettronico. Ma tutto ciò resta ancora alquanto sibillino ed occorre tenersi informati per stare al passo delle evoluzioni normative. Ottimo contributo è sicuramente la guida al regime forfettario di Danea, che chiarisce aspetti essenziali quali requisiti di accesso, paletti e requisiti per entrare o uscire dal regime agevolato.
Tornando alla questione del regime agevolato e dello scontrino elettronico, fino ad oggi sappiamo che ci sono alcune categorie escluse dall'obbligo, ovvero quelle elencate all'interno dei decreti del Mef del 14 maggio e del 24 dicembre 2019. Questi contribuenti possono continuare tranquillamente ad emettere fattura cartacea in luogo dello scontrino elettronico. Di contro, però, sono sorte anche interpretazioni più estensive di questi decreti, secondo le quali tutti i forfettari che operano con fattura sono esonerati dallo scontrino fiscale.
Dove sta la definitiva soluzione? Al momento, così come dicevamo prima, occorre restare informati ed attenere i nuovi sviluppi del caso che arriveranno – presumibilmente a breve – attraverso una circolare esplicativa rilasciata dall'Agenzia delle Entrate. Solo dopo che questo documento sarà stato rilasciato, si potrà conoscere con certezza l'iter da seguire.