Sono passati 50 anni dal famoso autunno caldo caratterizzato dal primo sciopero generale indetto da CGIL CISL UIL sul diritto alla casa.
Ne è passata di acqua sotto i ponti: dal blocco degli affitti, all’equo canone(1978) ai patti in deroga (1992), all’abolizione delle trattenute Gescal, alla Legge 431 del 9/12/1998, alla cedolare secca(2011) sui contratti a canone concordato, al fondo di sostegno all’affitto, al fondo per la morosità incolpevole.
Di cose ne sono state fatte grazie anche all’impegno ed alla determinazione del SUNIA tuttavia il disagio abitativo rimane tutt’ora irrisolto.
I vari governi che si sono succeduti in tutti questi anni hanno affrontato questo problema come si trattasse di una semplice emergenza e che come tale poteva essere affrontata e risolta con provvedimenti che adottati di volta in volta hanno dimostrato tutta la loro inefficacia a dare una soluzione definitiva al problema abitativo.
A conferma di quanto diciamo da tempo non sono solo i dati nazionali che potrebbero essere influenzati da quelli delle grandi città ma anche quelli della nostra provincia.
Si pensi che solo nella nostra provincia ogni anno vengono emessi oltre 200 sfratti per morosità (210 nel 2018) che vi sono ancora 1.155 famiglie che hanno fatto il bando emanato nel 2011 che sono in attesa della casa popolare e che vi sono 281 appartamenti gestiti da ARTE sfitti oltre ad alcune migliaia di proprietà privata.
A tutto questo vanno aggiunti l’impressionante aumento degli alloggi destinati agli affitti brevi (B&B,affittacamere,case vacanza etc.)
Quindi la riduzione degli alloggi destinati alla locazione, non solo produce un aumento degli affitti ma anche un impoverimento sociale del centro città ove conseguentemente vengono meno le condizioni di redditività di quelle attività commerciali ed artigianali che potevano contare sulla popolazione residente.
Anche in questo ambito è necessario intervenire con regole efficaci affinchè “l’industria turistica”non si trasformi in una micidiale desertificazione sociale.
Ma è necessario più in generale da parte di Stato,Regioni, Comuni destinare risorse certe per aumentare il patrimonio abitativo destinato alla locazione ad affitti sostenibili per i redditi medio bassi.Questo è l’obiettivo strategico del SUNIA. Nel frattempo vogliamo ricordare questo cinquantesimo lanciando per tutta la settimana fino a sabato 23 novembre una campagna di consulenza gratuita per tutti coloro (inquilini e proprietari)che desiderano sottoporci i loro vigenti contratti e per tutti coloro che intendono partecipare al prossimo bando per l’assegnazione di una casa popolare.
Franco Bravo
Segretario Regionale e Provinciale