Un protocollo d’intesa, della durata di tre anni e rinnovabile, per proseguire e potenziare il contrasto all’evasione fiscale alla Spezia.
Lo ha siglato il Comune con l’Agenzia delle Entrate e il Comando provinciale della Guardia di Finanza, seguendo il percorso tracciato da un accordo firmato nel 2009 tra l'Agenzia, Anci e Ifel (Istituto per la finanza e l'economica locale), a cui aveva aderito anche l’amministrazione, “per avviare e favorire la cooperazione tra Stato e Comuni” nella partecipazione degli enti locali al recupero dell’evasione fiscale.
Che cosa cambierà in concreto dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa? Verrà incentivato soprattutto il flusso di informazioni che parte da palazzo civico e arriva a Finanza e Agenzia delle Entrate, ma verranno promossi anche “momenti di formazione e confronto, lo sviluppo di buone pratiche e percorsi metodologici di indagine” per l’invio da parte dell’amministrazione “di informazioni utili agli accertamenti fiscali”.
L’accordo non solo agevolerà il recupero delle somme che gli spezzini hanno sottratto al fisco, ma avrà anche un risvolto positivo per le casse comunali, che in questo modo potranno incamerare una quota di quelle somme "tracciate" anche grazie al contributo del Comune.
L’amministrazione, più nel dettaglio, trasmetterà informazioni su eventuali comportamenti evasivi ed elusivi nei campi di “commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all’estero e beni indicativi di capacità contributiva”, avvalendosi anche del lavoro di Spezia Risorse, il suo "braccio operativo".
Rientrano nel pacchetto anche i dati sulle contestazioni di abusivismo commerciale della Polizia Municipale e quelli sulle contestazioni di abusivismo edilizio.
Le segnalazioni verranno inviate per via telematica e assegnate, a seconda della competenza, all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza.
In base agli avvisi ricevuti dall’Agenzia, entro 30 giorni il Comune dovrà consegnare tutta la documentazione sui soggetti “passivi fiscalmente” domiciliati nel Comune della Spezia per determinarne il reddito complessivo.
Sarà proprio in base all'esito di queste segnalazioni – se cioè dovessero dar luogo ad avvisi di accertamento – che il Comune potrà incassare una quota delle somme recuperate.