La frase è di Oriana Fallaci, giornalista, scrittrice, spirito libero e indomito, a cui, quest'anno, l'Amministrazione comunale di Sarzana, ha deciso di dedicare la festa dell'8 Marzo. Una scelta forte e coraggiosa voluta dal sindaco Cristina Ponzanelli, prima donna nella storia del governo della città di Sarzana.
“Celebrare la festa della donna è utile e necessario ancora oggi, in un paese dove purtroppo le disuguaglianze di genere sono ancora diffuse. Ma ogni donna ha il diritto di essere ambiziosa e ha il diritto di coltivare i propri sogni- dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli-. La storia di Oriana Fallaci è quella di una donna forte, coraggiosa e ambiziosa: una storia che vale la pena ricordare e che può ispirare tante donne oggi e domani. Abbiamo voluto organizzare questo spettacolo teatrale nella casa di tutti i sarzanesi per promuovere questo messaggio con un linguaggio ancora più forte, immediato e di grande impatto: la cultura è, del resto, da sempre il migliore veicolo di ogni messaggio sociale. A Sarzana siamo orgogliosi di farlo con Oriana Fallaci”.
Tante sono le sfaccettature e i colori dell'altra metà dell'universo e lo spettacolo “Oriana e le altre” che sarà messo in scena l'8 Marzo – inizio ore 18.30 – nella sala istituzionale di palazzo civico, proprio a volerne rafforzare il messaggio che porta con sé, parlerà proprio di questo: del coraggio e della determinazione di Oriana e di tutte le donne.
Si tratta dell'anticipazione di uno spettacolo più completo, in corso di produzione, dal titolo “Il seno di poi”, a cura dell’associazione Kraken Teatro. Ad accompagnare gli spettatori nella conoscenza e nell'approfondimento del personaggio Fallaci saranno Chiara De Carolis, Cecilia Malatesta e Jole Rosa: “Nel giorno della festa delle donne - spiegano le attrici - proponiamo un ritratto di Oriana attraverso i suoi scritti sul mondo femminile. Vogliamo unirci al suo sguardo lucido e disincantato, scavare chirurgicamente nell'anima dei personaggi famosi che ha intervistato, vibrare delle emozioni per donne cariche di esperienze di vita, diverse dalle nostre, incontrate nei suoi viaggi. Racconteremo una donna che non temeva i potenti, che non si accontentava di fermarsi alla pelle della realtà, ma voleva conoscere tirare fuori e farci capire i muscoli, il sangue, le viscere della vita”.
