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La Spezia Film Festival, ecco il programma In evidenza

Tra le novità la sezione dedicata ai film realizzati dagli studenti.

Dall’8 al 10 marzo torna Il La Spezia Film Festival, un appuntamento consolidato per la città che l’anno scorso si è arricchito del prestigioso patrocinio della RAI "quale riconoscimento al valore culturale e sociale della manifestazione”. Il festival nato nel 2015 da un’idea di Daniele Ceccarini e Paola Settimini nel 2019 giunge alla sua IV edizione forte di un ottima presenza di pubblico e partecipazione.

La giornata di apertura, come di consueto dedicata alla cinematografia straniera, sarà dedicata alla Svizzera e l'ospite d’onore il regista svizzero Pierre Maliard che alle 21 al Cinema Il Nuovo introdurrà la proiezione del suo film Campo Europa girato tra il Villaggio Europa di Corniglia, Riomaggiore e La Spezia e selezionato nel 1984 al Festival di Locarno. In occasione dell’otto marzo, per ogni coppia le donne riceveranno un biglietto omaggio.
Con uno sguardo poetico l’autore narra la storia di Anna (Valérie Favre), ragazza svizzera in vacanza in Italia, turbata da un tragico dramma esistenziale. Numerosi sono gli scorci spezzini anni Ottanta impressi su pellicola: la stazione ferroviaria centrale con le cabine telefoniche gialle, la strada della litoranea, il centro storico con via Prione carrozzabile, i giardini pubblici, ma anche Corniglia, Riomaggiore e il Villaggio Europa quand’era ancora lontano dai pericoli di frane e amianto. Al fianco di Lou Castel, nel cast ci sono anche Camillo Milli, il ducaconte Piermatteo Barambani di Fantozzi, l’attore e regista teatrale spezzino Roberto Di Maio e un giovanissimo Federico Queni in un ruolo lirico e simbolico.

Una novità importante della quarta edizione è la sezione dedicata ai film realizzati dai ragazzi delle scuole superiori della provincia che il venerdì mattina si svolgerà al Teatro-Cinema Palmaria sotto la guida del professor Moretti. Il festival vuole infatti dedicare uno spazio alla creatività dei giovani al fine di stimolare, attraverso la realizzazione di uno o più cortometraggi, un confronto diretto tra studenti appartenenti a diverse scuole del nostro territorio (licei, istituti tecnici e professionali) dando loro la possibilità di esprimersi con il potente linguaggio delle immagini nell’ambito di una manifestazione dedicata al cinema e offrendo al tempo stesso ai ragazzi la speciale opportunità di proiettare i loro lavori insieme ai propri coetanei. Per il logo di questa edizione del festival è stato istituito un concorso al quale hanno partecipato gli studenti dell‘Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “EINAUDI CHIODO” . La vincitrice del concorso è Chiara Cosimi della 5 C.

La seconda giornata sarà come di consueto dedicata ad un maestro del cinema italiano con premio alla carriera e incontri con il pubblico. Nel 2018 il premio è stato assegnato al regista Gianni Amelio, sabato 9 marzo alle, 21 alla Mediateca Regionale Sergio Fregoso (ex Odeon) sarà l'attore, mimo, regista e sceneggiatore Maurizio Nichetti l’ospite d’onore della quarta edizione del La Spezia Film Festival. Il regista incontrerà il pubblico e introdurrà la proiezione del film che nel 1979 l’ha portato al successo nazionale: Ratatàplan e nell'occasione riceverà il Premio "La Vela dei Sogni", una scultura in tufo realizzata dalla scultrice Stefania Martinico. Un'occasione importante per celebrare i quarant’anni dal successo di Ratatàplan, un film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, definito “uno straordinario slapstick muto ambientato in mondi emarginati milanesi”, che girato in assoluta economia di mezzi per l’epoca ebbe un grandissimo successo di pubblico e di critica. Un esempio di come si possa far cinema di grande qualità quando si hanno buone idee dove Nichetti interpreta un personaggio tra Totò e Charlot che affida tutta la sua comunicazione alla mimica. Ambientato come afferma Fernando DI Gianmattero in una Milano alienata e alienante, simbolo della difficoltà della vita di ogni giorno alle soglie dei difficili anni '80, un tempo di angustie e paure che il folletto Nichetti dissacra allegramente con l'imperturbabilità della marionetta muta alla quale affida le sue fortune di attore. L’evento è gratuito.

Alla prima edizione 2016 ha partecipato il noto storico del cinema Adriano Aprà, alla seconda edizione nel 2017 l’attore Alessandro Haber, quest’anno il festival si arricchisce della presenza del grande maestro del cinema fantastico Lamberto Bava che è entrato a far parte della giuria del Festival.

Nella terza giornata si svolgerà la rassegna dei cortometraggi con la proiezione dei 10 finalisti e la premiazione degli autori alla Mediateca Regionale Ligure Sergio Fregoso dalle 17. I premi assegnati saranno: miglior regia, miglior fotografia, miglior attore, miglior attrice, miglior sceneggiatura, miglior corto in assoluto, il premio come miglior colonna sonora quest’anno sarà dedicato al cantate spezzino Franco Fanigliulo in occasione dell’anniversario dei trent’anni dalla morte e consisterà in quadro realizzato dal giovane pittore spezzino Gianmaria Macchiavelli raffigurante il cantante, il Premio della Stampa (assegnato da una giuria apposita composta da giornalisti collaboratori di testate italiane e straniere) che da quest’anno sarò dedicato al giornalista Gianluca Solinas scomparso recentemente e il Premio Diari di Cineclub, periodico di cultura e informazione cinematografica, partner prezioso del Festival. L’entrata è grautita.

Ecco i titoli dei 10 corti finalisti: Futuro prossimo di Salvatore Mereu, U muschettìieri di Vito Palumbo, Non è una bufala di Nicolò Gentili e Ignazio Paurici, Kolossal di Antonio Andrisani, Ainhoa di Ivan Sainz-Pardo, Per sempre di Alessio Di Cosimo Fauve di Jeremy Comte, Mama di Eduarzo Vieitez, El Atraco di Algonso Dìaz, Happy Ending di Fernando Gonzales Gomez.
Fuori concorso saranno proiettati "Gli anni" di Sara Fgaier miglior corto europeo 2018 e Come un rinoceronte di Ines Cattabriga. Durante il festival verranno proiettati i videoclip L’importante è il sapore di Francesco Tartarini in arte Panacea e Paese del sole di Mirco Colombari.

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