"Signor Sindaco,
quando Timothy Verdon, lo storico dell'arte statunitense che Papa Ratzinger ha nominato a suo tempo responsabile dell'inestimabile patrimonio artistico della Chiesa di Firenze, ha progettato quindici anni fa il Museo Diocesano di Sarzana, ne ha immaginato due distinte fasi di sviluppo: la prima, di consolidamento del nucleo originario delle opere presenti nella sede odierna, l'oratorio della Misericordia in piazza Firmafede ed una seconda fase, di espansione nella Città, con la creazione di un percorso espositivo che muova dalla sede attuale, tocchi la preziosa Biblioteca del Seminario, attraversi le affascinanti Sagrestie della Cattedrale, sosti dinanzi alla Croce di Mastro Guglielmo, includa gli austeri saloni del Palazzo Vescovile, prosegua nell'Oratorio della Santa Croce reso a sua volta scrigno di tesori e sede di esposizioni temporanee, di conferenze e di concerti di musica sacra e termini infine presso l'antica pieve di Sant'Andrea, restituita al suo storico corredo iconografico, per consentire la fruizione della sue affascinanti e nascoste vestigia medioevali.
Possiamo dire che in queste ore si va compiendo il passaggio fra la prima e la seconda delle due fasi immaginate da Timothy Verdon.
Con l'allestimento di messali antichi della Biblioteca Niccolò V (diretta da Don Paolo Cabano), che contengono preziose immagini della Natività (allestimento curato da Barbara Sisti), inaugurato sabato nella sede storica del nostro Museo, si è in qualche modo portata a compimento la valorizzazione del nucleo museale originario dell'Oratorio della Misericordia, ormai quasi saturo di tesori d'arte sacra anche grazie alle numerose acquisizioni ed ai restauri di questi anni.
Ma nel contempo, con la Mostra dei presepi dei Fratelli Capuano, organizzata dalla stessa Barbara Sisti insieme a Fiammetta Gemmi nell'Oratorio della Santa Croce grazie ad una illuminata intuizione, ancora una volta, di Don Cabano, commissario della Confraternita, si è dato idealmente avvio al processo di estensione del Museo Diocesano verso i diversi luoghi della tradizione cristiana cittadina che potranno formare domani le 'stazioni' di uno straordinario itinerario di fede, d'arte e di cultura.
Sperimentando nel contempo forme nuove ed inedite di cooperazione fra istituzioni culturali religiose e civica amministrazione che potrebbero condurre - magari con il contributo dell'Università Cattolica già presente organicamente in città con una sede decentrata - a formare una schiera di giovani operatori culturali che divengano protagonisti della valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale.
Del resto altri due fatti delle ultime settimane hanno concorso - quasi provvidenzialmente - a rafforzare le basi di questo progetto: da una parte la nuova illuminazione della cripta di S.Andrea donata dal Rotary Club Sarzana - Lerici e dall'altra l'allestimento in Cattedrale, con il sostegno di Fondazione Carispezia, di un totem multimediale per la piena fruizione e comprensione della Croce di Mastro Guglielmo, pietra miliare dell'arte medioevale italiana.
Tasselli di un progetto di valorizzazione unitaria del patrimonio storico ed artistico della tradizione cristiana sarzanese che può diventare elemento caratterizzante anche dell'offerta culturale e dell'attrattivita' turistica della nostra Città.
'Sarzana Città dei Tre Papi' è un 'brand' al quale le istituzioni culturali religiose, le organizzazioni filantropiche cittadine, gli enti economico - culturali della provincia, i commercianti più lungimiranti e tanti cittadini hanno dimostrato in queste settimane di credere davvero.
Confidiamo ora che anche le istituzioni cittadine e chi amministra il nostro Comune sappiano cogliere questa irripetibile occasione di valorizzare il patrimonio storico - artistico della tradizione cristiana di Sarzana, per sottolinearne il messaggio di fede ma anche per farne un veicolo originale (difficilmente replicabile altrove) di caratterizzazione e di promozione dell'immagine della Città, di riscatto dalle sue difficoltà, di attrazione per un turismo, non solo devozionale, consapevole e di qualità".
Paolo Bufano
Presidente Associazione Firmafede
Museo Diocesano di Sarzana