Sabato 20 ottobre 2018 dalle ore 17.00 a Villa Pratola (Santo Stefano di Magra - SP) proseguendo la consolidata serie di incontri annuali di storia e cultura del territorio lunigianense, ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane Sezione Liguria, presieduta da Teresa D’Albertis Scotti (che ha organizzato l’evento con la collaborazione del FAI-Delegazione della Spezia, La Marrana arteambientale) ricorderà - come negli scorsi anni - un’altra storica famiglia presente nel territorio della Spezia.
L'incontro porrà in evidenza come la famiglia Castagnola abbia avuto un importante ruolo nella storia dell’Italia.
L’intenso programma dell’incontro, successivamente al benvenuto delle Autorità, permetterà di approfondire la storia della famiglia Castagnola ad opera di esperti (D.ssa. Barbara Bernabò storica dell’arte, Arch. Roberto Ghelfi storico dell’architettura del paesaggio, Avv. Pier Gino Scardigli, D.ssa Pia Spagiari Responsabile Programmi Culturali della Regione Liguria) coordinati dal Prof. Egidio Banti.
La D.ssa. Barbara Bernabò nella sua relazione (I Castagnola, una famiglia tra Medioevo ed Età Moderna) ripercorrerà le vicende della storica famiglia, una delle più eminenti del territorio parmense.
La D.ssa Pia Spagiari esporrà la storia dei Castagnola di Parma - Giovanni e Gregorio Ferdinando, tra ‘700 e ‘800 - focalizzando l’attenzione sul ruolo del capostipite Giovanni Castagnola , capitano sotto il Granduca Filippo di Borbone a Parma, che ebbe un ruolo di primo piano nell’ambiente culturale coevo dominato dalla presenza della Marchesa Annetta Malaspina protagonista nell’Arcadia. Nominato Conte nel 1783, nel 1786 nacque il figlio Gregorio Ferdinando che, successivamente, divenne responsabile delle finanze ducali.
L’Arch. Roberto Ghelfi illustrerà le dimore possedute dai Castagnola (la più antica delle quali è nella città della Spezia nel quartiere Sant’Agostino; si trattava di un edificio a tre piani con quattro finestre ai livelli superiori, separato dall’attuale Via Gioberti da un giardino orto con viti, confinante con le mura della città). L’ultimo edificio appartenuto alla famiglia ci permetterà un breve excursus nella Spezia novecentesca tra le due guerre, permeata dalla cultura dell’Eroica e dalla fervida attività dell’architetto Franco Oliva.