Venerdì 28 settembre ricorre il 96° anniversario di un evento entrato a far parte della memoria e della storia di tutto il territorio lericino.
Alle ore 02.52 di un mattino di 96 anni fa, mentre sta infuriando un temporale con tuoni e fulmini, San Terenzo viene svegliata da un boato tremendo. L’intero paese fu colpito da un pioggia di detriti e sassi di ogni dimensione, provocando 144 decessi e oltre 800 feriti, molti dei quali sopravvissero con invalidità permanenti. Numerose case del paese furono distrutte o scoperchiate e gli uliveti abbattuti. Quasi ogni famiglia poteva contare un lutto. Era il 28 settembre 1922 quando la collina di Falconara esplose come un vulcano spento ormai da anni e risvegliato all’improvviso. La polveriera lì realizzata alla fine della Prima Guerra Mondiale era saltata in aria con le sue 1500 tonnellate di esplosivo e munizioni appartenenti al Regio Esercito Italiano. La causa fu subito attribuita a un fulmine e anche la successiva inchiesta governativa confermò questa ipotesi, nonostante i nostri nonni non furono mai pienamente convinti da questa troppo facile spiegazione e costruirono fantasiose storie attorno a un probabile sabotaggio.
L’evento ebbe risonanza internazionale, finendo sulle pagine dei quotidiani di tutto il mondo.
Con il ricorrere del 96° anniversario di quella terribile notte, il Comune di Lerici vuole ricordare i suoi cittadini deceduti: venerdì 28 settembre, alle ore 10, nel rinnovato Campo di Falconara, Vincenzo Perfetti ripercorrerà la cronaca di quei tragici giorni attraverso materiale fotografico dell'epoca. Speciali spettatori del resoconto storico saranno gli studenti dell'Istituto Comprensivo lericino.
Sabato 29, alle ore 10, avrà luogo la messa in suffragio nella Chiesa della Natività di Maria a San Terenzo.
A seguire si svolgerà la benedizione e deposizione della corona commemorativa al Monumento ai Caduti in via Garibaldi.
"Lo scoppio di Falconara è un evento impresso indelebilmente nella memoria di ogni cittadino lericino – commenta Leonardo Paoletti, Sindaco di Lerici - Quasi ogni famiglia di San Terenzo è stata toccata dalla tragedia e, a distanza di novantasei anni, desideriamo ripercorrere i fatti di quella orribile notte attraverso il materiale in nostro possesso. Un pezzo di storia che è nostro dovere spiegare e far conoscere alle nuove generazioni, affinché mai se ne perda la memoria".